Alle porte della città, in una grande struttura dal passato industriale, hanno sfilato le modelle dello show Arthur Arbesser, inaugurando al meglio la Fashion Week milanese. Le loro pettinature, curate dallo staff di Toni&Guy, sono un omaggio alla passione per l'architettura dello stilista austriaco. A spiegarcele sono gli hairstylist Mary Ohashi da Londra e Angelo Rosa Uliana dall'Italia.

Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser
Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser

FORME E VOLUMI NETTI
«Arthur Arbesser si è liberamente ispirato all'architettura e all'interior e product design, principalmente austriaci e italiani. La matrice architettonica si ritrova negli outfit, ovviamente, ma anche nella struttura dei capelli, con chiome lucide e geometrie delineate come protagoniste. Non poteva essere da meno il make-up (a firma Kiko Cosmetics), con eyeliner grafico colorato a incorniciare lo sguardo con estro creativo».

Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser
Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser
Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser
Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser

REALIZZAZIONE DEGLI HAIRLOOK
«Tre i prodotti star per ottenere queste pettinature definite e precise: Label.m Gel, Label.m Hold & Gloss Spray, Label.m Volume Mousse. Sui capelli corti e medio corti abbiamo distribuito il gel in grandi quantità sulle attaccature frontali e sull'area posteriore, pettinando la chioma con il pettine a denti larghi per dare un'idea della forma geometrica. Sui capelli lunghi abbiamo invece creato una coda bassa, sulla quale è stata applicata la Volume Mousse per dare morbidezza e luminosità. La coda è stata poi portata verso l'alto, fermata con un altro elastico e con la parte finale della ponytail abbiamo ricoperto l'elastico e creato con la ciocca una forma originale. Lo Spray è servito a lucidare al massimo il capello, con effetto brillantezza assicurato».

Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser
Milano Fashion Week - Toni & Guy per Arthur Arbesser