Cosa succede, esattamente, durante una sbornia? L’alcol entra nella circolazione sanguigna e viene assorbito soprattutto a livello gastrico e intestinale. A differenza di altre sostanze, può superare la barriera emato-encefalica che protegge il sistema nervoso, agendo direttamente sulle cellule dell’ipotalamo e della corteccia. Le conseguenze sono diverse e possono spingersi fino al coma etilico, cioè la temporanea perdita della conoscenza e della risposta ai riflessi. In pratica, c’è una riduzione dell’attività cerebrale. I sintomi neurologici sono i più significativi. Poi ci sono quelli fisici, che coinvolgono soprattutto l’apparato digerente (nausea, vomito, gastrite anche emorragica) proprio perché l’alcol viene assorbito soprattutto dallo stomaco. L’hangover, o sindrome del giorno dopo, è caratterizzato da mal di testa, dissenteria, scarsa attenzione, mal di stomaco. Tutti sintomi dovuti al lento riadattamento dell’organismo all’intossicazione. Che tuttavia si possono prevenire con qualche astuzia.

Prima

1. SORSEGGIARE DURANTE PASTI RICCHI DI GRASSI. Questi ultimi, infatti, «catturano» l’alcol e lo rilasciano lentamente nell’organismo. Non sono casuali, insomma, abbinamenti come caviale e vodka, salsiccia e birra, brasato e Barolo. In ogni caso, a stomaco pieno l’assorbimento iniziale dell’alcol si riduce al 50 per cento (contro il 90 di chi è a digiuno), raggiungendo a malapena l’80 per cento nei 120 minuti dopo il pasto (a stomaco vuoto si arriva al picco massimo entro 45 minuti).

2. MANGIARE UN UOVO SODO prima della serata alcolica, per prevenire disturbi gastrointestinali.

3. ASSUMERE UN CUCCHIAIO DI OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA poco prima dei bagordi (protegge le pareti dello stomaco).

Durante

4. RISPETTARE LA TEMPISTICA: meglio non bere superalcolici appena si entra in un nuovo ambiente, dove lo sbalzo di temperatura può influire sulle reazioni organiche all’alcol. Dopo qualche minuto si può iniziare a sorseggiare, lasciando passare 20 minuti tra un bicchiere e l’altro, per smaltire via via l’etanolo e scongiurare accumuli.

5. ALTERNARE brindisi e bicchieri d’acqua naturale: così si diluisce il tasso alcolico nel sangue.

6. ASSUMERE COMPRESSE DI CARBONE VEGETALE durante la serata: riveste le pareti gastriche e rallenta l’assorbimento degli alcolici.

7. AVERE COMPAGNI DI BEVUTE DELLA PROPRIA STAZZA. In una maggiore quantità di tessuti, l’alcol si distribuisce di più e ne rimane in circolo una concentrazione minore. In linea di massima, ogni giorno gli uomini possono permettersi al massimo mezzo grammo di alcol per chilo di peso. Esempio: un uomo di 80 chili può assumere 40 grammi d’alcool (pari a tre bicchieri di vino bianco leggero o a 100 cc di supercalcolico a 40 gradi). Attenzione: per le donne, a causa degli estrogeni (gli ormoni femminili riducono il metabolismo dell’alcool), la dose massima è di 20 grammi quotidiani.

8. LIMITARE I SUPERALCOLICI: «disturbano» la mucosa dello stomaco al punto da rallentare il processo di assorbimento. Risultato: prolungano l’attività dell’etanolo nell’organismo, e quindi il loro effetto dura molto più a lungo rispetto ad altre bevande.

9. RIDURRE I COCKTAIL: gin tonic & C. accelerano l’assorbimento. Tutte le bevande gassate, infatti, «agitano» le molecole alcoliche e le rendono pronte per essere assorbite in fretta dall’organismo.

10. FERMARSI ALLO STATO DI ALLEGRIA, SENZA VARCARE LA SOGLIA DELL’UBRIACATURA. All’inizio c’è un effetto euforizzante causato dall’azione dell’alcool in basse dosi direttamente sulle cellule che utilizzano la dopamina (un importante neurotrasmettitore). Ma, in seguito, dosi eccessive di alcol sul cervello e nel sangue producono la depressione di alcuni centri nervosi. A questo punto «scattano» i segni di intossicazione: eccitazione, aggressività e - con l’ubriacatura vera e propria - parola impastata, disturbi della deambulazione, riflessi rallentati, confusione, alterazione dell’umore con reazioni eccessive, in positivo o in negativo. Il momento giusto per smettere di bere è appena si avverte un leggero ronzio: l’attenzione è già compromessa, ma ci si risparmia il peggio.

Dopo

11. BERE ACQUA NATURALE AL RISVEGLIO. Se la sera prima si è esagerato, ne occorre in fretta almeno un litro: così si diluisce l’etanolo nel sangue, e se ne riduce l’effetto tossico.

12. MANGIARE DUE UOVA CRUDE A COLAZIONE: condite con molto limone, aiutano il fegato e riforniscono di vitamina C.

13. PREPARARE UN INFUSO DI TARASSACO: attenua i sintomi della sbornia.

14. CONSUMARE ACCIUGHE SALATE INSIEME AL CAFFÈ: pare che il rimedio funzioni, anche se non ne è ancora stato svelato il meccanismo. Se l’associazione non convince, basta il caffè: agisce sui recettori stimolanti dell’adenosina, una sostanza che si accumula nell’organismo quando si sta svegli a lungo e che ha un’azione deprimente.

15. BERE ACQUA E BICARBONATO in caso di nausea.

16. NON BERE BEVANDE GASSATE: è vero che normalmente favoriscono la digestione, ma dopo una sbronza determinano uno stato di tensione gastrica che amplifica la sensazione di malessere.

17. MANGIARE CIBI SOLIDI e digeribili, in modo che i succhi gastrici si concentrino sull’alimento invece che sulle pareti delle viscere. In questo modo, tra l’altro, si elimina l’acidità.

18. DISINTOSSICARSI PER 24 ORE assumendo acqua naturale e succo di limone in quantità.