Ricicla, reinventa, reindossa. Riscoprire l’originalità dell’usato per frenare l’accelerazione dei consumi è l’obiettivo di “Being Cool is Nothing New”, il progetto sul riuso creativo che vede coinvolti IED Milano e il movimento Fashion Revolution.

“Quando fai un rammendo visibile su un capo che già hai, questo inizia a comunicare, a raccontare qualcosa di te”, ha spiegato agli studenti Orsola de Castro, co-fondatrice di Fashion Revolution, durante la talk di lancio dell'iniziativa. Questo progetto vuole sensibilizzare le giovani generazioni sul tema della sostenibilità e interessa le quattro scuole IED milanesi – Moda, Design, Arti Visive e Comunicazione.

I partecipanti dovranno rielaborare e customizzare abiti, oggetti e accessori usati. Trovare un perfetto connubio tra vecchio e nuovo sarà, quindi, la loro sfida. Ma in un’epoca in cui si è sempre attenti a seguire i trend del momento, non è semplice proporre un’alternativa valida e originale all’acquisto dell’ultimo capo visto in vetrina.

In autunno, poi, si terrà un grande evento in IED Milano, durante il quale verranno presentati gli elaborati finali e gli studenti trasmetteranno ai propri coetanei – attraverso workshop esperienziali – il saper fare acquisito.

Si punta, infatti, a stimolare una vera e propria (RI)GENERAZIONE, che parte dall’usato e fa della “personalizzazione” la risorsa fondamentale. Lo scopo è sovvertire la cultura della produzione di massa e dell’accelerazione dei consumi per riscoprire e valorizzare l’unicità e l’originalità del singolo. Pensare creativamente, riparare, trasformare, personalizzare per diventare dei consumer-traders. Scegliere cosa indossare con una nuova consapevolezza.

“Non vedo l’ora di seguire questo progetto con gli studenti e gli educatori IED”, ha affermato de Castro. “Per invogliare e ispirare le nuove generazioni a cambiare uso e stile a favore di una moda più sostenibile ci vuole una visione coraggiosa e irriverente, e lo IED è un punto di partenza cruciale per parlare di sustainability da un punto di vista creativo. La moda può cambiare il mondo, se cominciamo dagli studenti.

Il 2019 si conferma l’anno della “sostenibilità” per IED Milano. “Teniamo davvero molto a questa collaborazione con Fashion Revolution”, ha spiegato Sara Azzone, direttore di IED Moda Milano. “Pensiamo che, come formatori, possiamo svolgere un ruolo essenziale nel facilitare un vero e sempre più necessario cambio di paradigma. Siamo partiti in questa direzione già a inizio gennaio, in occasione di Pitti Immagine Uomo, con un progetto di moda sostenibile in partnership con il Consorzio Italiano Implementazione Detox (CID), che si lega a IED dopo aver aderito alla campagna Detox di Greenpeace volta a sensibilizzare i grandi brand del settore a lavorare in sinergia con i propri fornitori e rendere la moda libera da sostanze tossiche. Ora, con Fashion Revolution, investiamo sull’educazione al riuso creativo”.