Terzo polo non è mai stato. Prima la lista di Calenda e Renzi è arrivata quarta alle elezioni, poi è deflagrata pochi mesi dopo l’inizio della legislatura e cioè quando il leader romano ha tentato un colpo di mano sul partito. Colpo di mano che Renzi non ha gradito e da lì la rottura e la sconfessione del riconoscimento della leadership di Calenda. Una storia, come si vede, più di personalismo che di idee, di convivenze tra ego che di progetti. Renzi, già presidente del Consiglio, non vuole morire per il suo ex ministro Calenda. Читать дальше...