Sembra il titolo di un nuovo film Avengers, ma è la novità del Movimento 5 Stelle. Luigi Di Maio con un video pubblicato su Il Blog delle Stelle e rilanciato sui social network presenta alcune novità nella riorganizzazione del partito, tra cui il “team del futuro“. Il video altro non è che la presentazione della proposta che poi verrà messa ai voti della rete. Un po’ conduttore, un po’ imbonitore, Di Maio spiega con calma tutti i dettagli, aiutato da grafiche allettanti. Un po’ come faceva Matteo per il “vinci Salvini”.
Luigi Di Maio e i 12 facilitatori del Team del Futuro
Il Team del Futuro è composto da 12 facilitatori, con il compito di coordinare le azioni dei pentastellati sui temi più disparati, anche a livello territoriale. «Oggi nel Movimento 5 stelle tante persone si occupano di alcuni temi, tanti si occupano di ambiente, tanti occupano di infrastrutture, tanti si occupano di difesa, tanti si occupano di innovazione, di lavoro e di imprese» dice il leader del M5S nel video per poi chiedersi: «Ma chi è che coordina a livello nazionale le azioni di tutti coloro che si occupano di questi temi? Non ci sono persone dedicate a questo ruolo». Ed ecco allora l’avvento dei 12 facilitatori, per andare incontro al sindaco, al ministro M5S, al consigliere comunale , al parlamentare e all’europarlamentare che «che si occupano dello stesso tema, ma non si coordinano tra di loro». Un problema che era fondamentale risolvere al più presto con, appunto, i “facilitatori“. «Il ruolo che saranno chiamati a svolgere i facilitatori del Movimento sarà il ruolo di occuparsi di temi specifici in un nuovo gruppo nazionale del Movimento- continua Di Maio – che si chiamerà ‘Team del Futuro‘». Questo team «sarà composto da 12 persone», chiamati facilitatori, e progetterà e organizzerà « il futuro del Movimento 5 Stelle nei prossimi 10 e 20 anni».
Vi chiedo qualche minuto di attenzione, vi voglio raccontare come funzionerà la nuova organizzazione nazionale del MoVimento 5 Stelle È quella che voteremo insieme molto presto. Collegatevi!
Gepostet von Luigi Di Maio am Dienstag, 16. Juli 2019
Chiunque voglia candidarsi a “facilitatore” dovrà essere votato dagli scritti su Rousseau, e avere titoli o esperienza per il tema per cui si propone. Ma soprattutto, dovrà avere «un progetto». L’azione del facilitatore sarà supportato a sua volta da un team «che dovrà essere composto in parte da portavoce e in parte da esperti». «5 esperti della materia, che si siano occupati di questa materia e l’abbiamo portata avanti negli anni, nella loro carriera, nella loro professione e 3 portavoce 1 regionale 1 nazionale è 1 comunale che possano sostenerlo» spiega Di Maio, « e c’è un motivo per cui noi chiediamo che il facilitatore che si propone per essere eletto debba avere un team alle spalle perché abbiamo bisogno di gente che faccia squadra e non di gente che si isola, non di gente che faccia il solista».
(credits immagine di copertina: fermo immagine video Facebook Luigi Di Maio)
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