Come ti vinco il tiebreak (e la finale di Wimbledon). A lezione da Novak Djokovic
Novak Djokovic ha trionfato nella finale più lunga della storia di Wimbledon, superando Roger Federer 7-6(5) 1-6 7-6(4) 4-6 13-12(3). Decisivi sono stati i tre tiebreak vinti dal serbo all’interno di una partita che ha visto invece Federer avanti in quasi tutte le statistiche. Al momento della verità però lo svizzero ha mancato di sferrare il pugno del KO, dai due match point mancati sull’8-7 alle palle break sciupate sull’11 pari, passando per il set point nel terzo set e i tre tiebreak di fatto mai in discussione.
Novak Djokovic | Roger Federer | |
Ace | 10 | 25 |
Doppi falli | 9 | 6 |
% di prime | 62% (136/219) | 63% (127/203) |
% di punti vinti sulla prima | 74% (101/136) | 79% (100/127) |
% di punti vinti sulla seconda | 47% (39/83) | 51% (39/76) |
Punti vinti a rete | 24/38 (63%) | 51/65 (78%) |
Break point convertiti | 3/8 (38%) | 7/13 (54%) |
Punti vinti in risposta | 64/203 (32%) | 79/219 (36%) |
Vincenti | 54 | 94 |
Errori non forzati | 52 | 62 |
Punti totali vinti | 204 | 218 |
La lieve supremazia mostrata da Federer nel corso del match si è dissolta al momento di giocarsi il tutto per tutto nei tre tiebreak che Djokovic ha disputato alle proprie condizioni. Nel corso del match, Federer ha vinto 13 punti su 15 quando ha scelto di fare serve&volley e in generale 51 punti su 65 discese a rete, ma nei 33 punti combinati dei tre tiebreak lo svizzero ne ha portato a casa appena uno a rete (su due soli tentativi). Di questi 33 punti ben 20 (61%) si sono giocati con entrambi i tennisti a fondocampo. Nole ha vinto 16 di questi scambi e sei degli otto punti che si sono prolungati sopra i dieci colpi. In più il serbo ha vinto anche più punti a rete dell’avversario nei tre tiebreak (3/4 contro l’1/2 di Roger).
Un’altra arma importantissima che Djokovic ha usato con saggezza e ottimo profitto è il servizio al corpo. Il serbo ha vinto otto volte il punto su dieci occasioni in cui ha scelto questa traiettoria, il più importante dei quali resta sicuramente il set point salvato nel terzo set. Insomma quando si è giunti al dunque, Djokovic è stato in grado di portare la partita sui binari a lui più congeniali, tagliando di fatto fuori Roger da ogni possibilità di giocarsela e sfruttando alla grande i suoi errori (ad esempio la demivolée in contropiede del tiebreak del quinto set o il passante a campo aperto sbagliato nel primo). Come sempre nello sport (e nella vita), la differenza la fanno i dettagli.