Olimpiadi Tokyo 2020, l’Italia qualifica le prime squadre: Settebello e softball in festa. Ora tocca al volley: la situazione delle Nazionali
L’Italia ha qualificato le sue prime squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2020, la settimana che si sta concludendo è stata estremamente prolifica e ricca di soddisfazioni dopo tante delusioni maturate negli ultimi mesi. Il Settebello si è laureato Campione del Mondo surclassando la Spagna per 10-5 nella Finale andata in scena a Gwanju, le ragazze del softball hanno demolito la Gran Bretagna nel match decisivo del torneo preolimpico di Utrecht (dopo aver già battuto l’Olanda): due trionfi arrivati nel giro di poche ore che hanno reso memorabile questo sabato di sport e hanno permesso ai tanti appassionati di esultare.
Dalla Corea del Sud ai Paesi Bassi, un tripudio tutto azzurro valso i primi due pass per i Giochi: la pallanuoto maschile si conferma una garanzia, i ragazzi del CT Sandro Campagna saranno assoluti protagonisti in Giappone dove cercheranno di centrare il bottino grosso; la formazione di Enrico Obletter, invece, dopo essersi laureata Campione d’Europa poche settimane fa, ha saputo confermarsi in una manifestazione difficilissima e tornerà a disputare una rassegna a cinque cerchi dopo addirittura 16 anni di assenza (ma bisogna ricordare che il batti e corri era assente nelle ultime edizioni).
Proprio ad Atene 2004 l’Italia fu presente con addirittura otto selezioni: calcio, pallavolo maschile e femminile, basket, pallanuoto maschile e femminile, baseball e softball. Un traguardo che sembra irraggiungibile in vista di Tokyo anche perché le due squadre di calcio sono già eliminate (anche se in modalità differente, l’Under 21 ha confezionato una figuraccia agli Europei casalinghi mentre l’undici femminile si è spinto fino ai quarti di finale dei Mondiali entusiasmando un Paese intero) e la formazione di basket femminile è out dopo una pessima rassegna continentale.
La rincorsa verso le Olimpiadi ripartirà il prossimo weekend con la Nazionale di volley femminile. Paola Egonu e compagne scenderanno in campo a Catania per affrontare Kenya, Belgio e Olanda: soltanto la vincitrice del girone siciliano potrà festeggiare, le vicecampionesse del mondo dovranno tirare fuori gli artigli contro le tulipane in uno scontro diretto da brividi in programma domenica 4 agosto ma non dovranno sottovalutare le Yellow Tigers. La settimana successiva toccherà all’Italia di volley maschile, Ivan Zaytsev e compagni si giocano tutto al PalaFlorio di Bari: dopo le sfide contro Australia e Camerun che non dovrebbero riservare sorprese, tutto si deciderà domenica 11 agosto nell’epocale battaglia contro la Serbia che sulla carta partirà con i favori del pronostico. In caso di bocciatura i due sestetti avranno un’ulteriore chance nei tornei europei di gennaio 2020 ma attenzione perché sarà messo in palio solo un pass, le donne dovrebbero verosimilmente vedersela con la Turchia (a meno che le anatoliche non battano la Cina) mentre gli uomini incrocerebbero sicuramente una tra Francia e Polonia oltre a Olanda, Slovenia, Bulgaria.
Il Setterosa di pallanuoto è stato eliminato ai quarti di finale dei Mondiali e dunque deve ancora sudarsi il pass (si giocherà un torneo europeo a gennaio 2020, poi eventualmente un torneo mondiale a marzo 2020), l’Italia vinse il titolo iridato nel basket 3×3 dodici mesi fa ed è ancora in lizza per volare ai Giochi, ma a destare attenzione è soprattutto il basket maschile assente dai Giochi dall’argento di Atene 2014. Ai Mondiali di settembre verranno messi in palio due pass per le squadre europee (difficili da agguantare), altrimenti si dovrà passare da un pre-olimpico da vincere nel 2020 e la missione sarà tutt’altro che semplice. A settembre la squadra di baseball si giocherà tutto nell’eterna sfida contro l’Olanda. Per l’hockey prato femminile bisogna invece sperare di avere un buon piazzamento nel ranking mondiale in modo da accedere al play-off di spareggio contro un’autentica potenza internazionale (ad esempio Gran Bretagna, Germania o Nuova Zelanda). Precisiamo che le Farfalle di ginnastica ritmica sono già qualificate da oltre un anno ma non viene considerato come sport di squadra.
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Foto: Claudio Bosco LPS