La banana è il frutto più consumato al mondo: ha circa 100 calorie e un basso contenuto di grassi. È ricca di vitamina B6, vitamina C e fibra. E anche di potassio, che riduce la pressione sanguigna, contrasta la perdita di massa muscolare, ripristina l’equilibrio elettrolitico in caso di problemi intestinali o di abbondante sudorazione e previene l’insorgenza dei crampi. Per questo rappresenta lo spuntino ideale per gli sportivi.

Ma a che punto della sua maturazione deve essere consumata? Quando è verde, quando diventa gialla o quando la sua buccia si cosparge di macchioline brune? E nel momento in cui diventa marrone, è ancora commestibile e conserva le sue proprietà? A queste domande ha provato a rispondere i dietisti e i nutrizionisti della Hpn (High Performance Nutrition) Australia. Secondo cui, in realtà, ogni fase di maturazione presenta i suoi vantaggi.

Banane verdi

Quando non è ancora gialla, la banana ha un basso contenuto di fibre ed è ricca di amido. Ma si tratta di amido «resistente»: una molecola nutrizionale che non risulta digeribile dagli enzimi salivari e pancreatici dell'essere umano, e che quindi si comporta come una fibra alimentare. È anche per questo che le banane verdi sembrano riempirti così velocemente. Tuttavia, questo amido, che contribuisce a conferire al frutto una consistenza cerosa, può anche farti sentire gonfio. Se vuoi una banana con un indice glicemico inferiore, scegline una verde. Alla fine, il tuo corpo frammenterà questo amido in glucosio: in questo modo, le banane verdi contribuiscono ad aumentare lentamente i livelli di zucchero nel sangue. Devi però accontentarti di un sapore non ottimale: a questo stadio di maturazione, i frutti possono essere amari, poiché contengono meno zucchero. Ma sono consigliati a chi ha problemi di salute come il diabete.

Banane gialle

Addio amido e addio zucchero. La banana gialla è più morbida e più dolce e ha un indice glicemico superiore. Per questo, è più facile da digerire. Con meno amido da attaccare, il tuo sistema digestivo assorbirà i nutrienti più rapidamente: il frutto, a questo stadio di maturazione, è indicato per chi soffre di problemi di digestione. Sfortunatamente, a mano a mano che i giorni passano le banane perdono micronutrienti. Quelle gialle, però, in compenso, sono molto più ricche di antiossidanti.

Banane maculate

Le macchie marroni mostrano non solo che una banana è invecchiata, ma indicano anche che l’amido che contengono è stato convertito in zucchero. In definitiva, maggiore è il numero di macchie marroni sulla buccia di una banana, superiore è la quantità di zucchero che il frutto contiene. Puoi anche considerare le macchie marroni come minuscoli potenziatori del sistema immunitario: le banane maculate sono così ricche di antiossidanti che sono state associate alla prevenzione del cancro. Il fattore di necrosi tumorale (TNF), una citochina che aiuta a combattere i tumori, è collegato a quei punti marroni. In questa fase, il frutto ha un contenuto di minerali e vitamine inferiore, ma è ricco di acido folico, potassio e magnesio.

Banane marroni

Hai presente tutto quell'amido resistente? Bene, ora è diventato praticamente tutto zucchero. E come l’amido si è trasformato, anche la clorofilla ha assunto una nuova forma. Questa scomposizione della clorofilla è il motivo per cui i livelli di antiossidanti aumentano con l'età delle banane. Il frutto diventa via via sempre più digeribile, anche se crolla la quantità delle fibre. Se però non gradite il gusto delle banane molto mature, non gettatele comunque: potete anche utilizzarle per la preparazione di torte e di budini.

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