La frenata su Daniele
Rugani è diventato uno stop improvviso, anche se poi si può sempre ripartire, dipenderà anche da cosa succederà altrove. L’interesse per Nikola
Kalinic sta invece diventando una trattativa, con la Roma seriamente intenzionata a portare a casa l’attaccante croato, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
Su
Rugani, dunque, da ieri è tutto fermo. L’impressione è che Roma e Juventus non si siano capite, per così dire. A Trigoria erano convinti di fare un’operazione da 23-25 milioni di euro, inclusi i ragazzi (
Riccardi e Celar). La Juve invece valuta Rugani di più, circa 35 milioni.
Ballano quindi una decina di milioni cash che la Roma in questo momento non ha. O non vuole spendere. E chissà allora che i giallorossi non riallaccino nei prossimi giorni i fili per Lovren. Diversa invece la situazione che porta a Kalinic, che può arrivare in giallorosso con un prestito con diritto di riscatto a 8-9 milioni. Insomma, l’operazione è conveniente per la Roma e per il giocatore. Che però può arrivare solo in caso di uscita di
Schick (il Lipsia sembra essere ad un passo). Da ieri, poi, gira forte intorno alla Roma anche il nome di
Yaremchuk, attaccante ucraino del Gent che può giocare in tutti e tre i ruoli e che costa appena 4-5 milioni.
In questi giorni Petrachi sta provando a risolvere anche le situazioni in uscita.
Coric è oramai ad un passo dal prestito (con di diritto di riscatto)
all’Almeria, mentre
Defrel è vicino alla Sampdoria (prestito con diritto di riscatto a 15 milioni), ma la Roma dovrà contribuire all’ingaggio.
Gonalons, infine, sta ancora trattando con il Besiktas.
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