Davanti alla lapide che ricorda la strage di 28 prigionieri di guerra italiani dei partigiani di Tito pascola un caprone. La bestia divora i pochi fili d'erba rimasti nel campo del ricordo, dove lo scorso maggio sono stati riesumati i corpi dei militari italiani della X Mas. Si erano arresi, il 22 aprile 1945, ai titini con la stella rossa sulla bustina, che li hanno ammazzati tutti senza alcuna pietà o rispetto per i prigionieri davanti al cimitero di Ossero fra le splendide isole, oggi croate, di Cherso e Lussino. Il campo della morte, che sarà per sempre intriso del sangue degli italiani trucidati è diventato il pascolo esclusivo di un caprone, come ha documentato con il video che pubblichiamo, Antonio Ballarin, presidente della Federazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati.[[video 1743262]]Non solo: L'accesso al campo e alla lapide, come testimoniano i video, era previsto attraverso un cancelletto in legno del cimitero sprangato da una catena e da un lucchetto.La lapide era stata posta nel 2008 proprio dagli esuli fuggiti davanti alle foibe e al comunismo di Tito a guerra finita. "In questo luogo nelle prime ore del 22 aprile 1945 vennero stroncate ventotto giovani vite italiane vittime della barbarie della guerra. Possano ora riposare in pace. Alla loro memoria le comunità dei lussinesi, di Neresine, di Ossero in Italia e nel mondo" sono le parole incise nel marmo del ricordo. I corpi degli italiani nella fossa comune, dove pascola il caprone, erano stati finalmente riesumati in maggio grazie alla collaborazione fra Onorcaduti, che continua a cercare i nostri militari dispersi della seconda guerra mondiale e le autorità croate.