Terremoto nella Bassa, 8 anni dopo: Chiese, grandi ferite La ricostruzione procede a rilento
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Oggi la Diocesi si trova con 51 immobili inagibili su 128, di cui 31 chiese su 51 «Ma entro fine anno finiamo i progetti» I lavori restano complessi e pieni di difficoltà burocratiche La Bassa si ferma in ricordo delle vittime del sisma
MIRANDOLA Ventotto persone morte, 17 solo in quella mattinata quando la Bassa ambiva a tornare in fretta al lavoro nei capannoni ed invece quei capannoni si trasformarono in cimiteri. Otto anni dopo torna il ricordo del 2012 e delle vittime, che saranno ricordate e omaggiate con diverse e sobrie manifestazioni pubbliche nei vari paesi. Il memoriale Biagio Santucci (24 anni), Matteo Serra (40), Paolo Siclari (37), Giordano Visconti (33); Mauro Mantovani (64); Enea Grilli (66), Eddi Borghi (40) e Vincenzo Iacono (39); Hou Hongli (33); Daniela Salvioli (44); Iva Vanna Contini (54); Enzo Borghi (72); Gianni Bignardi (55) Mohamad Azarg (46) e Kumar Pawan (31); Sergio Cobellini (68); don Ivan Martini (65); Liviana Latini (65), Nevina Balboni (102) e Martina Aldi (38). LE CHIESE “CARPIGIANE” Hanno appena riaperto otto cantieri della diocesi carpigiana: Villa Varini a San Possidonio la canonica della parrocchia di Concordia, la canonica e la “casa del campanaro” a Quarantoli, le chiese di Budrione, di San Marino e di Santa Giustina Vigona, più la nuova aula liturgica di Sant’Agata Cibeno. Recentemente, spiega l’ingegner Marco Soglia, “è stato approvato il progetto della chiesa di Fossa, si sono effettuati incontri per definire i contenuti per San Francesco a Carpi; chiesa e campanile di Rovereto. Sono stati completati il progetto per le chiese di Cividale, San Giacomo Roncole e Seminario vescovile. Sono state, inoltre, bandite le gare d’appalto per la canonica di Mortizzuolo ed il ponteggio per la chiesa di Cividale. La prossima settimana si bandiranno le gare per chiesa e canonica di Tramuschio e asilo di via Luosi a Mirandola. Nei prossimi mesi partiranno i cantieri riguardanti la chiesa di Fossa - anticipa Soglia -, il cinema Lux a Rovereto e i locali parrocchiali in centro a Concordia”. Dal punto di vista delle approvazioni sono in arrivo quelle della chiesa e canonica di Gavello, del campanile di Concordia, del campanile del monastero delle Clarisse a Carpi, nonché della chiesa di San Martino Spino”. le chiese “modenesi” Nella diocesi di Modena-Nonantola la situazione in molti Comuni è già tornata da tempo alla normalità (a Bomporto, ad esempio, è stata riaperta anche la parrocchiale di Sorbara), restano però alcune situazioni aperte. Tra queste vi sono il Duomo di Finale (dove sono partiti i lavori) e la parrocchiale di San Felice (in fase di progettazione, ma qui i tempi saranno lunghi) sono forse i casi più eclatanti, ma non mancano altre realtà, come la chiesa di Motta di Cavezzo in fase avanzata di progettazione e la parrocchiale di Rivara che invece è ormai finita. Da registrare Massa, dove è alle battute finali il progetto esecutivo e poi inizieranno i lavori, mentre a Reno Finalese i lavori sono iniziati lo scorso settembre. San Biagio nel comune di San Felice, Disvetro a Cavezzo e Villafranca a Medolla sono invece di competenza del Segretariato per i beni culturali e i finanziamenti non sono regionali ma del Ministero dei Beni Culturali. La parrocchiale di Motta di Cavezzo è in fase avanzata di progettazione, così come quelle di Medolla e di Camurana, A Stuffione di Ravarino si lavora da fine 2019, la chiesa di San Prospero è in avanzata fase di progettazione, mentre a Staggia a breve partirà il cantiere. San Pietro in Elda è in fase di progettazione come Cadecoppi. —
A Sant’Antonio in Mercadello, alle 20.30, oggi messa in suffragio di don Ivan Martini. Quest’anno, per le norme anti-contagio, non si terrà la processione al cimitero di Rovereto sulla tomba del sacerdote. A San Giacomo Roncole, presso la stele in memoria delle vittime del sisma, alle 18 il Rosario e alle 18.30, la messa. Stesso orario a San Felice. Nel Duomo di Mirandola, le messe delle 8.30 e delle 18.30 saranno celebrate in suffragio di tutti i morti del sisma.