Blitz all'area Funghi di Padova: stranieri senza documenti, droga e carenze igieniche
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A partire dalle 20 di giovedì e fino a tarda notte è stato svolto un controllo congiunto tra le forze dell’ordine all’interno dell’area commerciale Funghi in via Bernina, frequentata perlopiù da stranieri nigeriani e congolesi
PADOVA. A partire dalle 20 di giovedì e fino a tarda notte è stato svolto un controllo congiunto tra le forze dell’ordine all’interno dell’area commerciale Funghi in via Bernina 18, frequentata perlopiù da stranieri nigeriani e congolesi, finalizzato ad accertare le regolarità amministrative, finanziarie e igienico sanitarie dei circoli privati ubicati all’interno e l’identificazione delle persone presenti e la loro regolarità sul territorio nazionale.
Il servizio è stato svolto dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia Locale e dai tecnici dell’Usl, coadiuvati da unità di supporto del Reparto prevenzione Crimine del Veneto, dal II Reparto Mobile di Padova, dal Battaglione dei Carabinieri di Mestre e dalle squadre CIO.
Dopo aver messo in sicurezza l’area, le forze dell’ordine hanno proceduto a fermare e identificare tutti i presenti, circa 60 stranieri, tutti di nazionalità nigeriana. Di questi: 9 sono risultati privi di documenti e quindi accompagnati negli uffici di polizia per le attività di fotosegnalamento; 6 sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione e colpiti dal decreto di espulsione; 4 degli accompagnati sono stati anche denunciati per inottemperanza dell’ordine del Questore.
Nel corso della perlustrazione dell’area, i cinofili hanno rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti 88,80 grammi di marijuana suddivisi in tre involucri, occultati sotto a cinque furgoni parcheggiati nel cortile interno e nelle immediate adiacenze.
Contestualmente la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, unitamente alla locale Squadra Amministrativa e ai tecnici della Usl, hanno effettuato un controllo ai circoli privati Maisha e Associazione Famiglia, mentre l’Associazione Congolese risultava chiusa.
Nella circostanza è emerso che il Maisha era chiuso per disinfestazione, ma all’interno erano presenti il presidente, tre soci e uno straniero risultato irregolare sul territorio nazionale e pertanto accompagnato in Questura. La Guardia di Finanza approfondirà con ulteriori accertamenti la qualifica giuridica del circolo privato per accertare le finalità di lucro.
Davanti all’Associazione Famiglia, invece, era presente il resto degli stranieri identificati, che erano in parte seduti intorno a tavolini esterni e in parte in piedi nei pressi dell’entrata. La Guardia di Finanza, unitamente alla Polizia Locale e alla Squadra Amministrativa, ha verificato la mancanza del registro dei soci, la mancata emissione di scontrini e la somministrazione di alcool, pertanto ha proceduto ad elevare sanzioni amministrative.
Inoltre sono state appurate carenze igieniche nella conservazione degli alimenti, per le quali si è proceduto al sequestro delle attrezzature e della carne. La Guardia di Finanza anche per questo circolo privato approfondirà la qualifica giuridica per accertare le finalità di lucro.
Infine si è proceduto ad una verifica di tutti gli altri ambienti, riscontrando alcuni locali adibiti ad uso abitativo per i quali seguiranno approfondimenti volti ad appurare la destinazione d’uso e la regolarità dei contratti. All’interno di uno di questi, la cui porta era completamente spalancata, sono stati sequestrati alcuni grammi di marjuana a carico di ignoti.