Estate e distanziamento sociale sono un doppio stimolo per la pratica del Deep Water Soloing, ovvero l'arrampicata su scogliere a picco sul mare in cui l’unica protezione è data dall'acqua. L'attrezzatura è minima, nient’altro che il costume da bagno, scarpette da arrampicata e magnesite, quella che usano i ginnasti per il grip sugli attrezzi. E ovviamente mani d'acciaio, agilità, un'ottima preparazione atletica e una buona dose di coraggio ripagata con altrettanta di adrenalina. Per farsene un'idea basta guardare le riprese di Chris Sharma, una delle star di questo sport, che sale l'arco roccioso di Es Pontas sul mare di Maiorca, la culla di DWS che anzi in spagnolo si chiama psicobloc, il cui padre, Miguel Riera, è scomparso l'anno scorso. 

Come nasce il Deep Water Soloing

Fu Riera a inventare l'arrampicata sportiva in solitaria sulle falesie e le scogliere con l'acqua come unica protezione. Negli anni la popolarità è cresciuta, complici anche il senso di libertà e il contatto con la natura di questa disciplina che va trattata con grande cautela e attenzione: anche per i più esperti e allenati, il Deep Water Soloing può essere pericoloso e le raccomandazioni ai praticanti prescrivono non si debba mai affrontare una parete in completa solitudine, nonché di indossare un giubbotto salvagente o rimandare l'arrampicata se il mare è troppo mosso. Non bisogna dimenticare che si è in prossimità di scogli e pareti contro le quali si può esser sbattuti dalle onde con poco piacevoli conseguenze. Un'altra raccomandazione è quella di iniziare a praticare insieme a una guida o rocciatore professionista, anche per la conoscenza del luogo, sia delle pareti che dei fondali (non meno importante in caso di caduta).

Dove praticare il Deep Water Soloing in Italia

Nonostante Maiorca sia considerata la capitale del Deep Water Soloing, in Italia esistono una quantità di località idonee all’ebbrezza di essere aggrappato a scalare una falesia o le rocce su uno specchio d'acqua. Sono state organizzate anche diverse gare. Le amministrazioni locali vigilano su eventuali vincoli normativi e ambientali, in particolare alcune pareti possono rientrare in aree protette (con nidificazioni di specie rare) o tra le zone rosse del Pai, ovvero quelle a elevato rischio idrogeologico che possono comportare l'interdizione delle arrampicate. Ottimi spunti si trovano in Sardegna nella zona che va da Cala Luna a Cala Sisine. Fa parte del fascino avventuroso ed ecologico del DWS il fatto che le pareti siano irraggiungibili via terra ed é necessario arrivare alla base della roccia su una barca o canoa per poi iniziare l'esperienza in verticale sospesa sull'acqua. Gli appassionati hanno in taccuino la classicissima Aguglia a Cala Goloritzè, lì in zona c’è un arco che ricorda molto quello maiorchino famoso e che può regalare le stesse sensazioni. Parlando di storia dell’arrampicata, si va nella zona delle grotte del Blu Marino tra Cala Luna e Cala Fuili. Una delle zone più interessanti è il versante orientale di Capo Caccia dove ci sono tante linee a picco sul mare, alcune con gradi perfetti per divertirsi e ideali anche per chi si avvicina per la prima volta alla disciplina, ma anche, per i più esperti, un bel traverso di 7b. Cambiando invece mare per spostarsi nel Sud d'Italia ci sono spot sulla costa di Amalfi e su tutta la penisola di Sorrento, ma anche nel Lazio alla Grotta del Turco a Gaeta e diverse scogliere in Puglia nelle zone di Gagliano al Capo, Santa Maria di Leuca, Grotta Azzurra, Grotta Rotonda e Grotta Zinzulusa.

“Psicobloc” a Cala Varques (Maiorca)

A climber practices "psicobloc" in Cala Varques (Mallorca)

“Psicobloc” a Cala Varques (Maiorca)
JAIME REINA

Per il Deep Water Soloing, però, non é necessario il mare. In Italia settentrionale sono i laghi ad offrire scenari idonei a cominciare dal Garda, meta di molti appassionati dell'arrampicata. Uno spot interessante è la Parete Serenella vicino a Riva del Garda, sotto al famoso Sentiero del Ponale. Si raggiunge in pedalò o canotto e vi si trovano una decina di vie classificate tra il 6a e il 7c. Da vero psicobloc adrenalico e difficile il traverso “Poesia d’Estate”. Anche il lago di Como offre spunti  nella zona di Menaggio, sulla sponda sinistra del ramo di Como ci sono vie rocciose che partono a filo d’acqua, e vicino a Campione d’Italia, piccolo comune italiano sulle rive del lago di Lugano, ce ne sono altre raggiungibili in kayak.