Libano, forte esplosione nella zona aeroportuale a Beirut: almeno dieci morti e centinaia di feriti
Avvertita fino a Cipro. Piange il governatore della capitale: scene da Hiroshima e Nagasaki
«Ciò che è successo a Beirut ricorda Hiroshima e Nagasaki, nulla di simile era mai accaduto in passato in Libano», le parole del governatore della capitale libanese, Marwan Abboud, in lacrime, raccontano bene la situazione, dopo l’esplosione di oggi a Beirut, nella zona del porto, dove ci sarebbero secondo la tivù locale «centinaia di feriti».
A causare la potente esplosione avvenuta nella zona del porto sarebbe stato un incendio in un magazzino di fuochi d'artificio. E' quanto riporta l'agenzia di stato libanese, citata dalla Cnn. Secondo fonti mediche sarebbero almeno 10 i morti. Molti gli edifici danneggiati dall'esplosione, avvertita in tutta la città e addirittura sino a Cipro, distante 200 chilometri. Tra gli edifici danneggiati, anche il quartier generale dell'ex premier libanese Saad Hariri e l'ufficio di corrispondenza della Cnn.
Nei cieli della città aleggia ora una nuvola di fumo, mentre i vigili del fuoco sono accorsi nell'area della deflagrazione per spegnere le fiamme.
Diversi media ricordano che il Tribunale speciale dell'Onu sull'assassinio dell'ex premier Rafik Hariri debba a breve emettere il suo verdetto. I quattro imputati, in contumacia, sono membri delle milizie sciite filo iraniane di Hezbollah, che hanno sempre negato di avere avuto un ruolo nella morte dell'ex premier. Da mesi il Libano soffre di una gravissima crisi economica, aggravata dalla pandemia di coronavirus, con frequenti proteste e scontri tra manifestanti e polizia.
Un video ripreso da un edificio non lontano dal porto di Beirut e diffuso sui social media mostra la serie di esplosioni con l'ultima che ha effetti catastrofici. Dapprima si vede una nuvola di fumo nero levarsi nel cielo, poi una serie di piccole deflagrazioni in quello che sembra essere un incendio, e infine una gigantesca esplosione che investe anche il balcone dove si trova la persona che sta riprendendo il video, a distanza di qualche centinaio di metri.
Secondo quanto riportato intanto dall’agenzia Reuters, Israele nega qualsiasi coinvolgimento, mentre la Casa Bianca fa sapere di stare seguendo da vicino la situazione. Anche Hezbollah ha dichiarato che la deflagrazione non è stata causata da missili. A una prima ispezione, inoltre, il responsabile della sicurezza di Beirut ha confermato che l'esplosione è avvenuta in un magazzino di materiali altamente infiammabili.