Nubifragio con allagamenti a Suzzara
Intere vie sott’acqua: superlavoro di vigili, Protezione civile e Consorzio di Bonifica per liberare le strade. E l’assessore regionale Rolfi nelle zone colpite dalla grandine: «Vanno velocizzati i rimborsi»
BASSO MANTOVANO. Suzzara finisce sott'acqua, il 4 agosto un acquazzone violento e costante si è abbattuto sulla cittadina per un'intera ora. Il risultato sono state diverse vie allagate, disagi anche a Pegognaga. Nel frattempo nel vicino Destra Secchia si faceva la conta dei danni causati da vento e grandine domenica notte, con l'assessore regionale Fabio Rolfi in visita. In due giorni e mezzo sono caduti 108 millimetri di acqua a Suzzara: 31 domenica, 42 lunedì e 35 ieri. Un record, registrato dalla locale stazione meteorologica.
Ma è proprio nella mattinata del 4 agosto che si sono verificati i problemi più gravi, un forte temporale non ha dato tregua per un'intera ora, dalle 11 a mezzogiorno. In questo tempo l'acqua è sempre stata violenta e il sistema non ha retto, diverse vie si sono allagate. Alcuni cittadini hanno sollevato il problema delle caditoie non pulite, ma il problema è stato un altro.
«Le fogne, le tubature della fognatura non sono dimensionate per sopportare una portata d'acqua di questa entità tutta insieme – spiega il sindaco Ivan Ongari – arrivate al limite della capacità, l'acqua si è accumulata lungo le strade». Via Valletta, via Solferino, Galvani e Natta sono quelle alcune di quelle più colpite. Sono intervenuti i Vigili del fuoco e e le squadre della protezione civile Città di Suzzara, anche il Consorzio di bonifica si è attivato. La situazione è rientrata nel giro di alcune ore, inevitabile l'allagamento di qualche seminterrato e garage, ma la conta esatta nel tardo pomeriggio non era ancora conclusa. La situazione d'emergenza era però stata arginata.
Nel frattempo a pochi chilometri di distanza, nel Destra Secchia si faceva la conta dei danni del temporale che si era scatenato domenica notte, con grandine e vento forte. L'assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi era in visita a San Giovanni del Dosso alla coop agricola C.or.ma. e all'azienda Davide Pini di Schivenoglia, assieme al consigliere regionale Alessandra Cappellari, nell'ambito dell'iniziativa #100aziende 100 giorni. La zona è stata molto colpita e i danni ai raccolti sono ingenti. A Sermide i danni alle colture sfiorano il 90 per cento della produzione, secondo una prima conta. Rolfi ha parlato dei risarcimenti e dei tempi lunghi per ottenerli. «Per quanto riguarda il maltempo, i risarcimenti danni alle aziende agricole arrivano spesso dopo oltre un anno. La burocrazia statale è da medioevo, con una serie di procedure farraginose che allungano i tempi. Per gestire al meglio il ristoro danni all'agricoltura bisognerebbe regionalizzare le procedure affinché si possano garantire tempi certi – dice Rolfi, manifestando l'intenzione di chiedere lo stato di calamità per i danni alle realtà agricole non assicurabili -. La Lombardia sta spingendo molto su una innovativa gestione del rischio. Abbiamo la percentuale più alta di coltivazioni assicurate in Italia a dimostrazione di una propensione spiccata delle nostre aziende a tutelarsi».