Il giallo delle multe senza targa: automobilisti inferociti, scattano gli esposti
I fogli rosa senza indicazione di marca e modello delle auto. Un cittadino si è presentato in questura per denunciare l'episodio
TAVAGNACCO. Nelle ultime settimane, chi frequenta il centro di Feletto Umberto, ha notato un incremento delle sanzioni per il mancato rispetto del codice della strada. Tra via Udine e via Mazzini gli agenti della polizia locale di Tavagnacco sono diventati più “severi”, intervenendo per ogni violazione. C’è però un dettaglio che a molti automobilisti “pizzicati” in divieto di sosta non è sfuggito: gli avvisi rosa ritrovati sul parabrezza dell’auto non riportano né la targa del veicolo, né la marca e il modello.
«Chi sbaglia è giusto che venga punito, ma la contravvenzione deve essere completa – racconta uno dei cittadini sanzionati –. Impugnerò la multa e ho già presentato un esposto in questura: dal mio punto di vista verbali compilati in questo modo potrebbero configurare un abuso d’ufficio».
La persona in questione, lo scorso 28 luglio, si è ritrovato sotto il tergicristallo dell’auto l’avviso di contravvenzione del valore di 29 euro per aver lasciato l’auto su un’isola di traffico a raso. «Solo una parte della vettura sporgeva dal parcheggio – precisa – a causa di una transenna posizionata nell’area di sosta per alcuni lavori in corso». Il cittadino si è rivolto al Comune di Tavagnacco, alla prefettura e anche alla questura per far valere le sue ragioni.
«Dalla polizia locale mi sono sentito rispondere – continua l’automobilista sanzionato – che chi ha compilato l’avviso di multa non l’ha completato per la fase concitata del momento, avendo annotato però targa e modello della vettura nella sua agenda personale. Non accetto una simile risposta, ho intenzione di andare fino in fondo alla questione, per fare piena luce sull’accaduto».
Sulla vicenda interviene il sindaco di Tavagnacco, Moreno Lirutti, che ha tenuto per sé la delega alla Polizia locale: «Il foglietto rosa altro non è che un preavviso di violazione. Serve solo per avvisare l’automobilista dell’accertata violazione, e quindi può anche essere incompleto. Ciò che ha valore è il verbale di contestazione che viene spedito a casa in un secondo momento. Può succedere che un agente di Polizia, nel momento in cui ha diverse infrazioni da fare, lasci gli avvisi rosa incompleti, annotando però tutti i dati per redigere il verbale ufficiale». Per il primo cittadino, quindi, non ci sono ragioni per mettere sotto accusa l’operato della polizia locale.