San Marco, lastre di vetro anti acqua alta. La Salvaguardia dà il via libera al progetto per Venezia
Per avviare i lavori manca il sì della Soprintendenza e intanto l’altra notte la marea ha sfiorato i cento centimetri
VENEZIA. Via libera della Commissione di salvaguardia regionale “al muro trasparente” per proteggere la basilica di San Marco dall’acqua alta: un progetto firmato dall’ingegnere Daniele Rinaldo - con la consulenza architettonica del Proto Mario Piana, della Procuratoria di San Marco - ma “rivisto” dall’architetto Stefano Boeri su incarico della commissaria straordinaria Elisabetta Spitz. Un intervento, quest’ultimo, che ha dilatato i tempi dell’iter di approvazione, raccogliendo le critiche degli stessi progettisti, che hanno ritenuto le modifiche apportate - un leggio, alcuni pilastrini - «strutturalmente non adeguate e non garantiscono la tenuta idraulica».
Ieri, è arrivata l’approvazione senza prescrizioni della Salvaguardia, pur al termine di un lungo confronto: alcuni commissari avevano chiesto una proroga a fine mese, per poter meglio valutare le osservazioni degli ingegneri sull’intervento Boeri, ma alla fine si è deciso per accelerare il più possibile l’iter di un cantiere ritenuto «urgente». Un primo, fondamentale “Sì”, ma non ancora il via libera definitivo ai lavori: manca, infatti, il parere della Soprintendenza, che ieri si è astenuta, in attesa di acquisire i giudizio dei Comitati di settore, trattandosi di un intervento certamente a tutela della Basilica, ma anche di grande impatto, in un’area sottoposta a vincolo monumentale. Il parere definitivo per avviare i cantieri dovrà, infine, arrivare dal Comitato tecnico-amministrativo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, atteso entro Ferragosto: allora si conoscerà nel dettaglio l’intervento che si andrà a realizzare. «Era importante questo passaggio non eludibile e il parere della commissione di salvaguardia è stato di natura chiaramente positiva», commenta il procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin, «come Procuratoria l’unica cosa che ci auguriamo è che la Basilica sia messa in sicurezza quanto prima. Dopo gli 88 cm, il lavoro che abbiamo fatto sugli scarichi non tiene più - lo sapevamo - e il Nartece purtroppo continua ad allagarsi. Che accada anche in agosto, ci preoccupa molto. Il parere della Salvaguardia è di buon auspicio».
Acqua alta da record
Lunedì notte, infatti, la marea è tornata del tutto fuori stagione a bagnare piazza San Marco e le zone più basse della città, con un massimo di 94 centimetri che ha sommerso una volta di più l’area marciana, saliti a 104 centimetri all’altezza delle dighe a mare. La perturbazione di questi giorni, ha portato a una misura eccezionale per i mesi estivi, raggiunta solo il 28 agosto del 1995. Comunque - se anche arrivassero a giorni tutti i pareri positivi - parere concorde degli addetti ai lavoro è che difficilmente sarà realizzata entro novembre la barriera trasparente capace di proteggere la Basilica non solo dallo stillicidio devastante delle alte maree fino a 110 centimetri, ma anche da un’Acqua Granda, semmai il Mose non fosse in funzione. Ricordando - infine - che c’è un altro progetto del Provveditorato in corso: quello per “sigillare” l’intera insula marciana. —
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