Dopo due anni di lavori pronti i 14 sportelli del Centro prenotazioni al Poma. Sarà in funzione prima di Ferragosto
MANTOVA. Niente più code sotto il sole o la pioggia, ma la possibilità di attendere il proprio turno in uno spazio ampio e climatizzato. La trasformazione dell'ex lavanderia del Poma nei nuovi Centro unico prenotazioni (Cup) e Centro prelievi, è stata svelata ieri mattina in un evento di presentazione. Quasi due anni di lavori, rallentati dall'emergenza Covid, e un costo, sostenuto dalla Regione, vicino ai tre milioni di euro. Il Cup aprirà le porte agli utenti prima di Ferragosto, il 13 o il 14. Bisognerà attendere invece settembre per il trasloco nella nuova sede del centro prelievi. Il padiglione è completato, ma mancano alcune certificazioni.
«Questa struttura era stata pensata in periodo pre Covid – ha spiegato Raffaello Stradoni, direttore generale dell'Asst di Mantova – si è rivelata essenziale. Finalmente si potrà garantire agli utenti di attendere in un luogo dignitoso e climatizzato. In più è un'area altamente tecnologica, con all'ingresso un misuratore di temperatura smart e pannelli che, grazie alla lettura del Qr code, consentiranno di prenotare e pagare con lo smartphone. Ora stiamo valutando come recuperare anche il piano superiore».
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La struttura vede all'ingresso un ampio salone che fungerà da sala d'attesa, con sedute distanziate e tabelloni elettronici che mostreranno le indicazioni riferite ai vari sportelli. Quattordici le postazioni totali di front office. Indicativamente le prime dieci saranno dedicate al Cup, le restanti quattro al centro prelievi.
Passando agli ambienti successivi, si raggiungerà il centro prelievi. Qui sono stati ricavati una sala d'attesa, ambulatori per le visite e sei box prelievi. I box avranno un ingresso e un'uscita diversificati per limitare al massimo gli incroci.
L'inaugurazione del nuovo Cup era particolarmente attesa. Nelle ultime settimane si erano formate nel vecchio Cup lunghe code a causa delle prestazioni arretrate da smaltire, con conseguenti difficoltà per il mantenimento della distanza di sicurezza tra pazienti. L'Asst aveva installato anche gazebo per riparare le persone dal caldo e dalle intemperie.
«Il Cup gestisce ogni giorno circa 800 persone – ha aggiunto Anna Bonini, direttrice gestione amministrativa servizi socio-sanitari – nei mesi del Covid il numero era crollato, per poi risalire fino ai circa 500 di queste settimane. In questa nuova struttura potremo ospitare tutti all'interno e non più sotto pioggia e sole. Il tutto nel rispetto delle misure di sicurezza. Sottolineo che il Cup non chiuderà nei giorni del trasloco ma resterà sempre aperto senza interrompere l'attività».
Un progetto speciale sarà realizzato nell'ampia sala d'aspetto. «Quella parte della struttura – ha annunciato Stradoni – diventerà un vero e proprio salone d'onore dell'ospedale. Sarà realizzata un'area sulle pareti dove saranno collocati i ringraziamenti per tutti coloro che hanno fatto donazioni economiche in questo periodo difficile e gli striscioni apparsi a inizio Covid sulle porte dell'ospedale».