Roma, la rivoluzione stavolta tocca i dirigenti: tutti in bilico, nemmeno Fienga è al sicuro
AS ROMA NEWS – Una nuova rivoluzione è vicina. Stavolta però non riguarderà tanto la squadra, che pure dovrà essere ritoccata partendo proprio dalle cessioni degli esuberi, quanto la dirigenza. Nessuno è sicuro del proprio posto, scrive oggi “Il Tempo” (A. Austini), nemmeno Guido Fienga.
Al Ceo è stata affidata la guida di questa fase di transizione che porterà la Roma dalle mani di Pallotta a quelle di Dan Friedkin. Ma nemmeno a Fienga è stata assicurata la permanenza: a nessuno degli attuali dipendenti sono state date certezze sul futuro all’interno del club.
Intanto nelle settimane che precedevano il closing, il nuovo proprietario della Roma non è rimasto con le mani in mano: introdotto nell’”ambiente” dal romano di Jp Morgan Alessandro Barnaba e dai legali dello studio Chiomenti, già a inizio 2020 aveva contattato e in alcuni casi incontrato, insieme al figlio Ryan e ai manager Watts e Williamson, diversi personaggi del mondo dello sport e del calcio italiano.
Da Malagò ad Andrea Agnelli, dall’ex dirigente romanista Gandini fino a un incrocio, mai smentito, con Totti in un noto hotel del centro a Roma, i Friedkin si sono fatti un’idea sulla storia e le esigenze del club e della Lega di Serie A e sul mercato in cui stanno entrando.
Nel frattempo si sono tenuti informati sul dossier stadio, di cui continua a occuparsi il vice-presidente Baldissoni (uno dei tanti che dovrà parlare con la nuova proprietà), sentendo anche Vitek pronto a rilevare i terreni di Tor di Valle. Generare nuovi ricavi e l’unica via per tornare competitivi ai massimi livelli. II contenimento dei costi, però, sembra una necessità. Serviranno tempo, idee e altri soldi. Ma Friedkin non sembra aver paura.
Fonte: Il Tempo