Il suo vero nome è Juan Luis Londoño Arias ma tutti noi lo conosciamo come Maluma. Il giovane artista colombiano (è nato il 28 gennaio 1994) è senza dubbio uno dei nomi più importanti esportati in tutto il mondo dall’America Latina.

Pochi giorni fa è uscito Hawái, il suo nuovo brano che anticipa il disco di prossima uscita Papi Juancho

Ma come è arrivato a rappresentare un’intera generazione di artisti latini che passano dall’hip hop al reggaeton

Prima di andare a scandagliare i singoli di successo, le tournée in venue immense (tutte sold-out) e le partecipazioni televisive ben mirate, c’è una parola da tenere in mente: Medellín. Maluma è nato proprio nella città colombiana che, in questi ultimi anni, ha regalato al mondo latin una nuova ondata di artisti (basta pensare a J Balvin, Karol G e Camilo). Un luogo che ha saputo trasformare la sua particolare storia (fatta anche di anni di disuguaglianze e tensioni) in un terreno fertile per un nuovo movimento creativo. Che si è fatto sentire a gran voce in tutto il mondo.

Le origini del percorso artistico di Maluma sono ben raccontate in una serie originale sulla sua vita pubblicata in esclusiva su YouTube nel giugno dello scorso anno. Lo Que Era, Lo Que Soy, Lo Que Seré celebra la carriera di un interprete che, nonostante la sua giovane età, è già entrato nell’olimpo degli artisti latin. I suoi primi passi nella musica sono stati proprio a Medellín, dove ha creato il suo nome d’arte unendo le sillabe iniziali dei nomi dei componenti della sua famiglia (Marlli Arias e Luis Londoño sono i suoi genitori, mentre sua sorella si chiama Manuela).

Nella docu-serie (che, chiaramente, ha collezionato milioni di visualizzazioni) si racconta anche la sua indecisione iniziale: portare avanti la carriera come giocatore di calcio oppure prendere sul serio la passione per la musica? 

Maluma, la carriera

Anche chi non ha visto lo show può intuire la sua scelta e con il primo contratto discografico nel 2011 (a 17 anni) Maluma ha pubblicato i suoi primi singoli Farandulera e Obsesión, brani con i quali si è fatto notare nel suo paese. Al punto che la Sony Music l’ha subito chiamato e inserito nel proprio roaster. E così, il suo disco d’esordio, Magia, ha conquistato la certificazione Oro in Colombia.

Il singolo successivo, La Temperatura, è diventato super popolare in America Latina e anche negli States. Non a caso, anche grazie a questo pezzo, Maluma è stato nominato nella categoria Best New Artist ai Latin Grammy del 2013. Da quel momento in poi, la sua ascesa non si è più fermata. L’anno successivo, ad esempio, la sua tournée è arrivata a toccare paesi come Bolivia, Canada, Stati Uniti, Venezuela ed Ecuador.

Il suo secondo album, Pretty Boy, Dirty Boy (contenente brani come El Perdedor e Borró Cassette) l’ha visto al vertice della Latin Chart di Billboard. Nel 2016, sfruttando il successo di questo suo progetto, è arrivato a collaborare con nomi come Thalia, Ricky Martin e Shakira. Mica male. E la sua Felices Los 4 del 2017 è entrata nella Top 5 della Hot Latin Songs di Billboard.

Sempre nel 2017 Maluma ha partecipato come coach nel talent La Voz México (insieme a lui c’erano Carlos Vives, Yuri e pure la nostra Laura Pausini). E questa non è stata la sua unica esperienza televisiva. 

Con il terzo album F.A.M.E.,uscito nel 2018, Maluma si è portato a casa un Latin Grammy trionfando nella categoria Best Contemporary Pop Vocal Album. Lo scorso anno, invece, ha pubblicato il nuovo progetto 11:11 (che contiene le hit HP e 11 PM) e ha duettato con una star mondiale: Madonna.

La loro collaborazione, Medellín, è stata usata da Miss Ciccone per aprire le danze sulla sua ultima fatica discografica, Madame X. Il fatto che un’icona come lei si sia detta orgogliosa di poter lavorare insieme a Maluma dice molto della forza di cui oggi gode l’artista colombiano. Insomma: un attestato di stima che testimonia il fatto che sia divenuto a tutti gli effetti una star che va oltre al reggaeton.

In più occasioni, infatti, Maluma ha dimostrato di saper unire questo genere ad altre sonorità. È ormai evidente: molti primi posti delle classifiche di tutto il mondo sono occupati da artisti che hanno reso il mondo dell'hip hop contemporaneo sempre più “pop” (nella sua più semplice e universale definizione di “popolare”).

Maluma, i 4 segreti del successo

Questa diffusione non si può però spiegare solamente con motivazioni prettamente musicali (anche se la continua contaminazione è un fattore senza dubbio importante e da non dimenticare). La musica ha bisogno di icone, di esempi, di personaggi che possano essere considerati “umani” (e, in questo, i social assumono oggi un ruolo fondamentale) ma anche “inarrivabili”. 

  1. Per giungere a ciò, non bastano gli streaming o i primati (Maluma è attualmente l’artista latino più seguito su Instagram, per dire…) ma è necessaria una capillarità su più fronti. E forse passa anche da qui la spiegazione del suo successo.

  2. Oltre ad aver portato il suo sound in tutto il mondo, l’artista si è imposto come icona di stile (ha lanciato una sua linea di abbigliamento, è corteggiato da molti stilisti per le loro campagne ed è stato nominato tra i Men of the year di GQ America nel 2019) e come personaggio TV (arrivando quindi a un target che va oltre ai trend social oggi sempre più utilizzati per calcolare la cosiddetta “influenza” di un artista)

  3. Maluma rappresenta pure un personaggio attento ai temi sociali (Maluma ha appoggiato in più occasioni la comunità LGBT e si è espresso - anche tramite la sua musica e i suoi videoclip - contro il razzismo).

  4. Un ultimo fattore che può aiutarci a capire il motivo della sua influenza viene dal mondo live. 
    Infatti, oltre all’attenzione su quanto raccontato finora, Maluma è ben concentrato su ciò che dovrebbe essere considerato come essenziale per un cantante, ossia la resa “dal vivo” del proprio repertorio. Chi ha potuto vederlo in concerto può testimoniare la scarica di adrenalina contenuta nelle sue esibizioni
    Il suo Maluma World Tour ha venduto più di un milione di biglietti in 105 date in tutto il mondo solo nel 2017: con questa tournée è divenuto l’artista latino ad aver venduto più biglietti per i suoi concerti. Un successo che arriva da un’unione strategica (ma anche naturale) di più elementi. E che è sempre e costantemente alimentato dall’esplosivo rapporto con il suo pubblico.