Fratelli d'Italia presenta i candidati al consiglio comunale
Il portavoce Beduschi: "Città amministrata in modo ordinario, noi punteremo sulle infrastrutture"
MANTOVA. «L'attuale amministrazione ha lavorato con l'atteggiamento di un centometrista, con operazioni spot e qualche restyling per passare rapidamente all'incasso elettorale. Noi vogliamo essere maratoneti, forti di una visione più ampia e a lungo termine della città». Il portavoce provinciale Alessandro Beduschi ha presentato nel foyer del teatro Sociale l'elenco dei 32 candidati di Fratelli d'Italia al consiglio comunale.
Un elenco che comprende volti noti e diverse new entry. Capolista due dei tre consiglieri uscenti, Caterina "Catia" Badalucco e Luca De Marchi. Presente ieri, ma non in lista, il capogruppo uscente in consiglio comunale e candidato sindaco nella precedente tornata elettorale, Paola Bulbarelli. Tra i nomi, l'ingegnere Sergio Conte, in passato consigliere comunale di Forza Italia, Massimo Bozzeda, medico per molti anni nel carcere di via Poma, Diego "Ambu" Fornari, lavoratore Corneliani, l'imprenditore Mario Mazzola. E poi il ristoratore Franco "Cina" Salardi, l'avvocato e fotografo Marcello Tumminello, la responsabile di Fratelli d'Italia di Suzzara, Nicoletta Trentini. Molti i medici: dai ginecologi Alberto Filippini e Gennaro Straticò al dentista Giampaolo Sabbioni, fino al chirurgo Carlo Venco.
"La città è stata amministrata in modo ordinario - ha aggiunto Beduschi -. Questo a dispetto delle disponibilità economiche ingenti possibili grazie all'allentamento del blocco del patto di stabilità. Cosa che non era stata possibile nel quinquennio precedente. Pochissime le infrastrutture, a partire da un rifacimento di corso Vittorio Emanuele che ha scontentato tutti, attività commerciali in primis. Si parla del parco del Te e non si fa nessun accenno al vero tema, quello della viabilità e del passaggio a livello di Porta Cerese. O del Martelli, che cade a pezzi. Noi punteremo alla riqualificazione degli accessi della città".
A completare la lista, Bruno Alansi, Andrea Avella, Edoardo Beduschi, Carlo Bertello, Giovanni Bolognesi, Alessandra Bondavalli, Chiara Esposito, Manuela Fiaccadori, Eleonora Germiniasi, Emiliano Gobetti, Salvatore Ianni, Sandra Madella, Sabrina Mantovani, Jarno Marassi, Claudio Mazzoleni, Antonio Murdà, Gioia Rezzaghi, Raffaella Roncaia ed Elisa Sivieri.
"Un capoluogo debole rende debole la provincia - ha commentato Carlo Maccari -. Mantova è diventata periferia non solo rispetto a Milano, ma alle province vicine. Vanno riallacciati rapporti, questa non può essere solo una città dei sogni". Hanno portato il loro saluto Paola Bulbarelli ("i manifesti di Palazzi sono ovunque, sa che possiamo essere concorrenti pericolosi") e il consigliere regionale Barbara Mazzali ("non basta qualche fioriera, vogliamo una città aperta e proiettata a livello internazionale").
La chiusura è stata affidata al candidato sindaco Stefano Rossi. "Il centrodestra è compatto, la litigiosità appartiene al passato - il suo commento -. Molti rendering del sindaco sono già dimenticati. Le nostre idee si contrappongono all'ordinarietà dell'attuale amministrazione". —