Quando il caldo impazza e i locali milanesi chiudono per ferie, nei laboratori della Gelateria Artico si continua a tambur battente a mantecare il gelato. La fila che si crea alla sera in Via Lambertenghi del quartiere Isola (primo punto vendita, l’altro è in Duomo in Via Dogana) è più che un indicatore, forse più importante del massimo riconoscimento dei “tre coni” ottenuto sull’ultima edizione della Guida Gelaterie d’Italia edita dal Gambero Rosso.

Onore al merito di un maestro gelatiere, Maurizio Poloni, che alla tecnica ormai consolidata affianca sempre una smisurata ricerca e curiosità. Ultima e più recente pensata è stato l’appuntamento MILANO - Fermata DUOMO; tenutosi a luglio, ha rappresentato l’inizio della fase3 di Artico, il primo passo verso un nuovo futuro: in forma di gelato (ma anche di sentimento) sono state raggruppate le eccellenze del territorio lombardo, prerogativa per la ripartenza, con cui il maestro ha creato sei gusti (due su tutti il Ris e Lat e il Torrone di Cremona) partendo dalla biodiversità e tradizione enogastronomica lombarda.

Al momento invece il nuovo gusto, realizzato per la seconda metà di agosto, è il Croccantino Dark, goloso come l’onnipresente all’amarena (uno dei top di Artico) ma scuro: gianduia con amarene e nocciole caramellate ricoperte di cioccolato.

E che estate sarebbe senza le granite? Per i clienti ci sono numerose varianti e le due tipologie che vanno per la maggiore sono la mandorla siciliana e la Tropical fatta con mango e maracujá. Senza dimenticare i gusti vegan ormai tanto richiesti, nonostante si parli di Milano, fa riflettere quanto ancora difficile sia reperire nelle gelaterie meneghine i gusti per gli intolleranti al lattosio. La famiglia Artico ha così deciso di metterne a disposizione alcuni senza lattosio, in continua rotazione, per la felicità di chi a volte è costretto a rinunciare. Al momento disponibili il loro cavallo di battaglia, il pistacchio in versione sia dolce che salata, e la mandorla salata al profumo di limone, ottenuti senza alcun tipo di latte ma solo acqua.

La famiglia Poloni, però, il gelato non lo realizza soltanto. Con la scuola professionale, infatti, insegna anche a produrlo. Sono numerosi i corsisti che ogni anno aprono i propri punti vendita e tra tutti merita citare Fiori di Latte, aperta a Codogno da appena un mese. Un progetto legato al territorio con latte, frutta, uova, birra locale (usata per la crema), un grande lavoro di ricerca con i fornitori della zona. Questa è stata la volontà (e prerogativa) di Donatella Giuliani e Silvia Viganò che hanno deciso di aprire, nonostante tutto, nel centro della cittadina diventata drammaticamente celebre negli ultimi mesi.

Silvia (corsista nella Scuola di Gelateria Artico a Milano) e Donatella hanno le idee chiare: “inizieremo con un gelato al tè con i biscotti tipici “Codogno” e utilizzeremo diversi formaggi per preparare la cheese cake allo stracchino, il mascarpone, il gorgonzola, lo yougurt. Fiori di Latte rappresenta un messaggio di speranza in questo momento, doveva avere un approccio più morbido ma è andata così e ci concentreremo ancor di più sul territorio, vogliamo contribuire fattivamente al rilancio della nostra realtà”, racconta Donatella che si occuperà della produzione, Silvia accoglierà i clienti dal banco vendita. Un segno di speranza, e di coraggio. Insomma, nel bene e nel male, soprattutto in estate, gelato sia!