Lo stupro di Lignano: le ha chiesto di fare una passeggiata, poi l'ha violentata sulla spiaggia. E ha chiamato l'amico complice
LIGNANO. Lei 15enne, i suoi aggressori di poco più grandi, ma comunque anch'essi minorenni. La Polizia ha precisato, in una conferenza stampa tenutasi a Lignano, come si sono svolti i drammatici fatti della notte fra sabato 15 e domenica 16 agosto sulla spiaggia.
Qui una ragazza veneta, in vacanza nella località balneare, si trovava con un gruppo di amici per festeggiare il Ferragosto. A questo gruppo se ne è aggiunto, in un secondo momento, un altro, composto da tre giovani.
Uno di questi ha chiesto alla 15enne se volesse fare una passeggiata sulla spiaggia per una chiaccherata. Pensando non ci fosse nulla di male, la giovane ha accettato. Quando però i due si sono allontanati dal gruppo di amici, il ragazzo le ha fatto violenza, ha abuso di lei incurante delle grida di aiuto della 15enne.
Non solo: ha chiamato un amico, un altro componente del terzetto, che a sua volta ha abusato della ragazzina.
Le grida disperate di quest'ultima e le invocazioni di aiuto sono state sentite dagli amici e, a quel punto, i due aggressori sono scappati. Con loro il terzo amico che, pur non avendo partecipato allo stupro, era a conoscenza delle intenzioni dei complici.
E così entrambi gli aggressori, riconosciuti dagli inquirenti grazie alle telecamere della zona, sono stati fermati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo. Il terzo è stato denunciato. Tutti sono stati accompagnati in una comunità su disposizione della Procura del Tribunale dei minori di Trieste.
I due presunti responsbaili sono un 17enne di origini egiziane e un ragazzo di 16 anni albanese. Assieme al terzo amico, anch'egli albanese, si trovavano in una casa per le colonie di Lignano dove erano in vacanza con altri ragazzi della comunità per minori in difficoltà in cui sono ospiti in Lombardia.