Addio a “Kiki”, una vita di lavoro con la gran passione della cucina: è morto a 58 anni
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Lorenzo Pol vittima di una malattia, da tempo viveva a Colugna. Lavorava all’Edil Friuli ed era componente dell’Associazione cuochi della città
UDINE. Si chiamava Lorenzo Pol, ma per tutti era “Kiki”. Il nomignolo ricordava il suono, un po’ particolare, del suo vagito da bambino. Lui si è fatto uomo, ma quel nome è rimasto. La moglie Paola, il figlio Nicola con la fidanzata Micaela e tutti gli amici, ora lo piangono. Kiki, «un uomo pieno di vita e di passioni», la cucina sopra tutte, se n’è andato mercoledì, a 58 anni, a causa di una malattia.
Nato il 24 novembre del 1961 a Thiene, in provincia di Vicenza, Pol cresce in via Poscolle a Udine. Nella vita non si tira mai indietro: fa il camionista, il cameriere, il lavapiatti, il fiorista. Negli ultimi anni lavora al centro di smistamento generale di Edil Friuli. «Papà ha fatto un sacco di lavori nella sua vita, ma la sua più grande passione era la cucina» racconta il figlio Nicola. E proprio nel suo periodo da pizzaiolo, in via Manin, si innamora di Paola. È il 1980, la donna lavora nella valigeria di piazza Libertà. «L’ha conquistata con una pizza a forma di cuore» aggiunge il figlio. Nel 1983 la coppia si sposa e nel 1987 nasce Nicola. Pochi anni più tardi si trasferiscono a Colugna. «Non è rimasto un attimo con le mani in mano, ma amava moltissimo far da mangiare e quindi ogni volta che poteva tornava in cucina – prosegue – . Papà aveva ereditato questa passione da sua mamma, una cuoca: iscritto all’Associazione cuochi di Udine dal 2005, è riuscito a maturare diverse esperienze in ristoranti rinomati, da Costantini al Belvedere. Nelle ultime stagioni dava una mano in cucina nel ristorante dell’Udinese Calcio».
Il lavoro c’è, ma è la cucina a regalargli i sorrisi più grandi. «La porta di casa era sempre aperta e lui preparava da mangiare per tutti, a qualsiasi ora. Il piatto che gli riusciva meglio? Il risotto, sicuramente – aggiunge con il sorriso la moglie Paola – . Sono stata fortunata: a me, però, toccava lavare i piatti e sistemare le pentole. Diceva: “Io sono lo chef!”».
Anche il camper, acquistato alcuni anni fa, è diventato il mezzo perfetto per viaggiare con gli amici e… cucinare. «Lo aveva scelto piuttosto grande solo perché c’era molto spazio per i fornelli» aggiunge Nicola.
«Era un grande appassionato, si dava da fare. Ma era anche una persona bella, affabile e con grande talento. La sua dedizione era pura e gioiosa – lo ricorda commosso Juri Riccato, ex presidente dell’Associazione Cuochi Udine e grande amico di Lorenzo – . Ripenso a 20 giorni fa: era orgogliosissimo per aver preso parte a un servizio con i fratelli Cerea. In occasione di una Coppa del mondo di cucina aveva ricevuto il diploma d’onore, un bel riconoscimento per lui. Mancherà moltissimo a tutti noi».
Una persona buona, sempre disponibile e pronta ad aiutare tutti. Così lo descrive Nicola, che con il padre divideva la passione per i fuoristrada. «Abbiamo passato bellissimi momenti insieme con l’associazione Udine 4x4 – continua il figlio, che fatica a fare la conta di tutti gli interessi del genitore – . Amava anche le due ruote: aveva comprato una moto, una Bmw». «Era un bel rompiscatole, ma tutti gli volevano bene, io per prima» conclude la moglie Paola. Il funerale di Lorenzo Pol sarà celebrato sabati 22 alle 10 nella chiesa di Colugna. —