Scuffet torna in serie A e vuole restare allo Spezia. Remanzacco coccola il suo campione: «Orgogliosi di lui»
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La rivincita del portiere: è stato uno degli eroi della storica promozione. Formalmente però è tornato all’Udinese: i liguri non l’hanno riscattato
È tornato in A, ma dal 19 agosto, mercoledì vigilia della finale col Frosinone, non è più in prestito allo Spezia ma è tornato all’Udinese. I liguri non hanno esercitato la clausola secondo la quale potevano riscattarlo per un milione. Potrebbero però accordarsi nei prossimi giorni perché Simone Scuffet la serie A per la prima volta da portiere titolare la vuole giocare nella città della Marina.
Attenzione, però, l’Udinese, che non credeva più nel ragazzo dopo un paio d’anni difficili, si trova in rosa un giocatore che vale più di un milione, anche concupito da altre squadre di serie A, si era fatto ad esempio il nome del Genoa.
Cresciuto, maturato e pronto, ora, per difendere con maggiore sicurezza anche una porta di serie A. Lo tratterrà, a sorpresa, la società bianconera? Difficile con uno come Musso in porta. In attesa che il tempo dia risposta a questa domanda, a Remanzacco, nel suo paese d’origine dove vivono papà Fabrizio e mamma Donatella, tutti festeggiano, iniziando dal sindaco Daniela Briz. «Sono felice e orgogliosa che uno dei miei concittadini abbia raggiunto la serie A – dice –. Si tratta di un vanto per l’intera comunità, perché Simone è nato e cresciuto qui, mantenendo anche quando la carriera lo ha portato lontano un forte legame con il territorio, con i giovani del paese e con la squadra di calcio: ogni volta che gli abbiamo chiesto di partecipare a qualche evento dell’Aurora è sempre stato disponibile.
È arrivato nella massima serie portando però sempre nel cuore Remanzacco, la sua famiglia e la sua gente». Ora, però, è tempo di festeggiarlo come si deve, perché prima o poi farà ritorno a casa per qualche giorno di vacanza, e il sindaco sta già pensando a come fare. «Abbiamo iniziato a ragionarci da subito – ammette –, vorremmo fare le cose in grande, ma dobbiamo tenere conto dell’emergenza Covid-19, che ci impone comportamenti responsabili. Studieremo bene tutte le possibilità e riusciremo ad accoglierlo come si deve, festeggiando con lui anche un’altra eccellenza della serie A2 di pallavolo femminile, Michela Rucli, che a sua volta ha raggiunto grandi traguardi. Questi due ragazzi sono esempi che i nostri giovani devono seguire, dimostrazione che la tenacia, il sacrificio e la perseveranza alla fine pagano. Michela e Simone ci hanno creduto senza montarsi la testa e per Remanzacco è grande orgoglio averli come parte della comunità».
Tra i più felici in paese, ovviamente, ci sono papà e mamma Scuffet, che però non lasciano da parte la propria riservatezza nemmeno questa volta e si limitano a far sapere di essere orgogliosi e fieri del loro Simone. Chi ha voglia, invece, di dire apertamente «bravo» al portiere che ha visto crescere è l’ex sindaco di Remanzacco, Dario Angeli: «Quando ero primo cittadino è stato lui a inaugurare il campo di calcetto comunale, quando giocava già in serie A con l’Udinese. Sono molto contento che sia riuscito a tornarci e sono certo che la promozione dello Spezia sia passata anche attraverso i suoi guantoni». «Simone è un ragazzo serio – aggiunge –, bravo a non mollare, a ripartire dal Como e a cogliere appieno l’opportunità in Liguria. Ora spero di vederlo di nuovo allo stadio Friuli da giocatore di massima serie. Con quale maglia? Non importa. Ciò che gli auguro è di avere successo e di godersi l’elite del calcio, che è uno sport bello per la sue stranezze, fatte di corsi e ricorsi. Da interista, però, confesso che lo vorrei come successore di Handanovic, che pur arriva dall’Udinese...».