Inutili i tentativi di rianimare il motociclista che lavorava come magazziniere. Sull’asfalto i segni di una lunga frenata
SERMIDE E FELONICA. Tragedia a Caposotto. Oggi (25 agosto) poco dopo le 19.30 un 36enne di Felonica ha perso la vita a seguito di un incidente stradale. Marco Zapponi, questo il nome della vittima, è stato immediatamente soccorso dal personale del 118 dopo che con la sua Harley-Davidson è finita contro la Seat Ibiza guidata da una 24enne, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Illesa la ragazza.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 19.30 in via San Giovanni, non distante dall’osteria “Quattro passi sul Po”.
La dinamica esatta dell’accaduto sarà ricostruita dai carabinieri della Compagnia di Gonzaga intervenuti sul posto, ma pare che il motociclista abbia tentato un sorpasso senza accorgersi che l’auto, che viaggiava in direzione Felonica, aveva iniziato la svolta a sinistra.
Sull’asfalto sono evidenti i segni di una brusca frenata della moto.
In via San Giovanni sono arrivate a sirene spiegate due ambulanze a cui poco dopo si è aggiunto l’elisoccorso da Brescia. Purtroppo però i tentativi di rianimare il 36enne sono risultati vani.
La ragazza che era alla guida della Ibiza, non appena saputo della morte di Zapponi ha avuto un mancamento ed è svenuta. Pochi minuti dopo il personale del 118 ha dovuto soccorrere anche i genitori del centauro sconvolti alla vista del corpo esanime del figlio.
Zapponi lavorava come magazziniere per la Imperial di Sermide, azienda che produce prodotti chimici e abrasivi, di recente era stato impegnato anche nello stabilimento di Calto, in provincia di Rovigo.
A Felonica era molto conosciuto perché spesso lo si vedeva al chiosco di via Garibaldi, che è gestito dalla sorella Manuela. Ieri sera stava tornando a casa dopo essersi allenato in palestra a Sermide.
La ragazza coinvolta nell’incidente abita a pochi metri dal luogo dell’impatto.
La notizia della scomparsa di Zapponi, arrivata in serata, ha scosso l’intera comunità di Felonica. Tutti ricordano il 36enne come una persona alla mano, a cui piaceva divertirsi e stare in compagnia: il suo profilo Facebook è un trionfo di foto scanzonate che raccontano i momenti felici trascorsi con le persone care.
Da piccolo aveva coltivato la passione per il calcio e in particolare per il ruolo di portiere che ricopriva nel Sermide Calcio.
Durante l’adolescenza, però, il pallone era stato messo da parte in favore dei motori, il vero grande amore di Marco che lo ha accompagnato sino al tragico epilogo di ieri sera quando ha trovato la morte mentre rientrava a casa.