La Reggiana torna in campo, vince, ma il pubblico non c'è
A poco più di un mese dalla trionfale vittoria dei playoff per la serie B, la nuova Reggiana che sta prendendo forma sotto le direttive di Max Alvini ha giocato e vinto la sua prima amichevole contro la primavera del Chievo, al Maracanà di Carpineti che però, per disposizioni della Prefettura era a porte chiuse
CARPINETI. La Reggiana edizione 2020-2021 ha bagnato il suo ritorno al calcio giocato con un rotondo 5-1 nella prima partita amichevole della stagione. Nei panni della vittima sacrificale, i ragazzi della Primavera del Chievo, allenati dall'ex granata Paolo Mandelli.
Un ritorno in campo quasi perfetto, con la nuova Reggiana che - alla prima uscita stagionale, nel ritiro di Carpineti - sembra aver ripreso subito le buone abitudini. Con la vecchia guardia a confermarsi sui livelli qualitativi che hanno reso possibile l'impresa e con i nuovi arrivati che sembrano aver già assimilato il "verbo" di Massimiliano Alvini.
Al di là dei gol - doppietta di Zamparo, due gol del nuovo acquisto Cambiaghi, tra i migliori in campo e un gol di Niko Kirwan - la Reggiana ha mostrato, si pure contro un avversario di caratura inferiore, gli automatismi che l'avevano fatta ammirare nel campionato scorso: pressing alto, possesso palla finalizzato a dare il ritmo alla gara.
"C'è ancora tanto da lavorare" ha chiosato Alvini a fine partita, sottolineando invece come a questa Reggiana manchi soprattutto il suo pubblico: "Credo che questa squadra abbia bisogno del suo pubblico e vorrei che i nostri tifosi potessero presto tornare a sostenerci dal vivo. Oggi - ha detto l'allenatore - credo che a Carpineti avrebbero tranquillamente potuto esserci 500 persone, opportunamente distanziate e con tutte le misure di sicurezza possibili".