Muore in vacanza a Capri, addio all'architetto modenese Giuseppe Caruso
MODENA. Tra il sole e il mare da sogno di Capri doveva trovare un po' di riposo e serenità, dopo le fatiche di una stagione di lavoro intensa. E invece nell'ora che non t'aspetti è arrivata la morte. Se n'è andato all'improvviso a 52 anni l'architetto Giuseppe Caruso, modenese di residenza ma “adottato” in questi ultimi anni dal Comune di Fiumalbo, per cui aveva assunto un ruolo tecnico di primissimo piano quale responsabile dei lavori pubblici e dell'edilizia privata. Si è spento venerdì, a seguito dell'aneurisma che l'ha colpito durante la sua vacanza a Capri appunto. «Faccio ancora fatica a crederci – sottolinea il sindaco fiumalbino Alessio Nizzi - ci siamo sentiti la mattina dello stesso giorno in cui poi l'ha colto il malore. Avevamo bisogno di alcune indicazioni in municipio e lui anche se era in vacanza ha risposto lo stesso, disponibile e cortese come sempre. In questi anni si era fatto in quattro per Fiumalbo: nominato dal mio predecessore, io l'ho subito confermato constatando tutto il valore della persona. Lascia un vuoto enorme: umano prima di tutto, per cui ci stringiamo alla moglie e alle sue due figlie. E poi professionale: per evitare la paralisi del municipio, ho assunto io il compito di responsabile di settore, ma dobbiamo trovare al più presto un nuovo incaricato, e non sarà semplice». «Si era ambientato perfettamente a Fiumalbo, grazie al suo bel carattere che ne faceva una persona alla portata di tutti – nota l'assessore Gabriele Nizzi – gli piaceva e voleva aiutare la gente a realizzare i propri progetti: ci mancherà tantissimo». Domani verrà cremato a Napoli, poi le ceneri rientreranno a Modena. Ma l'architetto Caruso era molto di più. Negli ultimi vent'anni ha firmato progetti importanti in tutta la provincia, e oltre. A livello urbanistico, suo il piano di insediamento commerciale/residenziale di Zocca (2016), il Rue di Frassinoro (2009), il piano particolareggiato di espansione residenziale a Nonantola (2007) e l'ampliamento dell'area artigianale di Bastiglia (2002). Tra le opere pubbliche, lo studio di fattibilità per l'ampliamento del Museo dello Sport del Palapanini (2005), l'ampliamento della scuola elementare di Fossoli (2001), il centro socio-riabilitativo di Casinalbo (2001), il recupero della Sala della Loggia a Formigine (2000), il centro per anziani della Croce Blu di Modena (2000) e l'ampliamento del polo scolastico di San Prospero (1999-2005).
Poi i restauri nella Bassa terremotata prima e alluvionata dopo: la chiesa di san Nicolò di Bomporto (2015), gli intonaci del santuario di Bastiglia (2014-15), il rafforzamento statico della palestra della scuola Alighieri di San Prospero (2012-14) e le sale espositive del fotomuseo Giuseppe Panini a Modena (2005). Suo anche un prestigioso allestimento alla Biennale di Architettura di Rotterdam (2007). —