Camera di commercio “unica”, si tratta
PISA. Accorpamento delle Camere di commercio di Pisa, Lucca e Massa Carrara potrebbe essere rinviato. Ma per l’ufficialità occorre aspettare ancora un po’. All’esame della commissione del Senato c’è infatti l’emendamento presentato dai parlamentari del Pd Paola Boldrini, Alan Ferrari e Stefano Collina con cui si propone di modificare l’articolo 61 del Dl Semplificazioni del 14 agosto, che accelera perentoriamente il percorso di aggregazione delle Camere di Commercio, dando solo 60 giorni di tempo per completare la fusione, pena la gestione commissariale. L’emendamento che è stato dichiarato ammissibile (al contrario di un altro emendamento che proponeva di cassare l’accorpamento) sarà discusso entro la giornata di domani, lunedì.
Con questa modifica si propone di sospendere le disposizioni di accorpamento fino alla data di cessazione dello stato di emergenza nazionale o di successive proroghe della medesima. Il tutto al fine di garantire alle imprese la lavorazione delle numerose pratiche presentate e ancora giacenti presso le Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura in conseguenza dell’emergenza sanitaria.
La richiesta di rinvio è largamente condivisa dalle forze parlamentari ma riesce ugualmente a far litigare centrodestra e centrosinistra, che rivendicano in via esclusiva la paternità del provvedimento. Il senatore Massimo Mallegni ha sottolineato il merito di Forza Italia nell’aver fatto “digerire” alla maggioranza il rinvio. «Ci siamo battuti come leoni – commenta assieme al senatore Luigi Vitali – per poter ottenere questo importante risultato a favore di una centralità del territorio a dispetto di una riforma folle voluta da Renzi e dal centro sinistra che di fatto aveva tentato di distruggere il tessuto delle camere di Commercio italiane».
Subito arriva la replica del capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci: «Il rinvio dell’accorpamento delle Camere di Commercio è una richiesta dei senatori del Pd, condivisa dalla maggioranza. Forza Italia si prende meriti che non ha. Vedremo nei prossimi giorni cosa deciderà di fare il Governo. Per noi il tessuto locale delle Camere di Commercio è un bene da preservare».
Dell’accorpamento tra le Camere di Commercio di Lucca, Massa Carrara e Pisa si discute ormai da anni e solo recentemente, con l’ultimo decreto legato all’emergenza Covid, il governo ha tagliato corto con i tira e molla stabilendo l’obbligo degli accorpamenti entro due mesi. Adesso l’emendamento in discussione in commissione potrebbe congelare tutto. In caso contrario dal 14 settembre alla Camera di commercio arriverebbe un commissario. —