Temporali come cicloni, il meteo folle dell’estate italiana
Il meteo infierisce sull’Italia. Chicchi di grandine enormi ad Ancona. L’autostrada del Brennero chiusa per ore per motivi di sicurezza dopo l’esondazione dell’Adige con l’evacuazione degli abitanti di Egna. Lo stesso per la ferrovia per l’uscita dagli argini dell’Isarco. Trombe d’aria in Veneto e il gravissimo incidente di Massa dove sono morte due bambine per la caduta di un albero in un campeggio.
https://www.youtube.com/watch?v=16ToqH7lrBcAllerta ancora alta per la giornata di lunedì con piogge e temporali dalla Lombardia all’Abruzzo. Le previsioni meteo riportano fenomeni di forte intensità, fulmini, grandinate, forti raffiche di vento e mareggiate lungo le coste. A Verona la Protezione Civile installa paratie nel punto più basso nel passaggio del fiume Adige in città.
https://twitter.com/lauraconlange/status/1300061559893434371Marina Baldi, climatologa del Cnr, spiega che «la circolazione è cambiata e ha portato più masse d’aria più da Sud che da Ovest. C’è una forte differenza di temperatura fra l’atmosfera a livello del suolo e in quota e si crea un moto verticale delle masse d’aria. Si formano nuvole cumuliformi che portano temporali. Ci sono però sempre stati con piogge intense e di breve durata, estremamente difficili da prevedere perché si creano molto velocemente».
https://twitter.com/emergenzavvf/status/1300102505393729537Le correnti cambiano a causa del cambiamento climatico e l’Italia ha sempre meno protezione dell’anticiclone delle Azzorre. Arrivano quindi in estate come in autunno eventi meteo sempre più intensi con temporali non solo dopo Ferragosto come un tempo. Le correnti non vanno da Est a Ovest, ma da Sud a Nord e da Sud arrivano fenomeni e temperature tropicali. Gli anticicloni che prima erano sempre sul deserto del Sahara, ora entrano ed escono dal Mediterraneo.
https://twitter.com/emergenzavvf/status/1300132043683172353Lo ha spiegato a Repubblica Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr. «Di solito il colpo di coda avveniva dopo un’estate mite, non bollente come quelle degli ultimi anni. Se ne andava gradualmente l’anticiclone delle Azzorre, che si muoveva da ovest a est portandoci protezione e tempo stabile. Ora però la circolazione è cambiata: c’è l’anticiclone africano, che ogni tanto viene su e ogni tanto va giù, da nord a sud e viceversa. Solo che quando va giù e torna sull’Africa non entra più l’anticiclone delle Azzorre a difenderci come prima, ma entrano subito correnti fredde da nord».