Meteo a Modena, il caldo afoso sta per lasciarci Lombroso: «I fulmini? Nella norma»

il caso

gabriele farina

Nessun allarme meteo. Semplicemente «la classica burrasca di Ferragosto, un po’ in ritardo sulla tabella di marcia». Il meteorologo Luca Lombroso spazza le nubi dalle preoccupazioni dopo la pioggia di sabato sera. Dai dati della Regione, alle 9 di ieri si erano accumulati (nelle 48 ore precedenti) tra i 30 e i 50 millimetri di pioggia a valle e tra 70 e i 100 millimetri in quota. «Prima le burrasche arrivavano tra il 24 e il 25 di agosto - rassicura il meteorologo - mentre nel 1984 il tempo si “ruppe” tra il 6 e il 7 del mese. Allora non ci fu più nemmeno un giorno in cui si raggiunsero i trenta gradi». Un valore che per Lombroso sarà riscontrato di nuovo a partire dai prossimi giorni. «Una volta i trenta gradi a settembre erano l’eccezione - riprende Lombroso - mentre oggi non è più così. Possiamo prevedere la fine del gran caldo. Non ci sarà il rischio di avere 36-38 gradi e non avremo più valori insopportabili. A differenza del passato, quando già in estate si iniziava a usare la felpa, adesso la situazione è cambiata». Cambierà (e più volte) di nuovo il tempo nei prossimi giorni. «Oggi andrà peggio di sabato in qualche zona - anticipa il meteorologo - con rovesci piuttosto irregolari. Sarà un “colpo finale” che determinerà valori quasi più autunnali. Seguirà qualche giorno di caldo, alternato a periodi di variabilità con qualche rovescio. Tra domani e mercoledì ci saranno miglioramenti. Mercoledì stesso sono previsti di nuovo temporali, così come giovedì. Nel fine settimana si prevede bel tempo e caldo, poi forse tornerà la pioggia». Parlando di temporali, Lombroso intende chiarire che non c’è da temere più di tanto per i fulmini di sabato sera: «Normale che sia così». Lombroso non è certo che la burrasca di sabato sia in qualche modo legata ai cambiamenti climatici. «I cambiamenti meteorologici riguardano il tempo mentre i cambiamenti climatici sono relativi al clima. I primi possono essere influenzati dai secondi. Se oggi piove e c’è un temporale ciò è legato al meteo. Se il temporale è molto più forte che in passato può essere dovuto al clima». Una spiegazione che non può tuttavia rappresentare un alibi per una battaglia “green”. Un’attenzione ambientale che lo ha spinto a interessarsi del pianeta ancor prima del movimento globale dei Fridays For Future. —