Scomparsa a 17 anni, parla la madre: «Sono convinta che sia stata presa»
Mihaela è la madre di Elena Miruna Nemteanu. È la donna che da 24 giorni non si dà pace per la scomparsa improvvisa, misteriosa, della figlia 17enne. Al suo fianco c’è Moraru, il marito. La loro carta d’identità segna poco più di 40 anni e in Italia hanno coronato il sogno di una vita: una bella famiglia, un lavoro, una casa. Abitano a Grosseto. Da venerdì 7 agosto le loro vite sono sospese.
Perché Elena è andata via di casa?
«Possiamo solo immaginarlo. Il 21 luglio scorso abbiamo ragionato a lungo con lei. Discusso. Aveva un fidanzatino, un ragazzo di 19 anni che era geloso. Sapevamo delle scenate che le faceva, sempre per gli stessi motivi. Erano settimane che notavamo qualcosa che non funzionava nel rapporto che aveva con lui. Ci sembrava troppo possessivo: le vietava di andare al mare, di frequentare le amiche. Addirittura le chiedeva le foto quando usciva, per sapere com’era vestita. Questa cosa non ci è mai piaciuta e abbiamo cercato di dissuaderla. È rimasta a casa per una settimana, poi la sua vita, almeno in apparenza, è tornata quella di prima: alla nonna aveva detto che stava meglio. Per quanto ne sappiamo noi, il pomeriggio usciva con un paio di amiche, la sera restava a casa. Non siamo a conoscenza di nuove frequentazioni, di brutte amicizie».
Che voi sappiate, quando si sono sentiti per l’ultima volta con il fidanzato?
«Noi credevamo che i contatti si fossero chiusi a luglio, ma il 5 agosto si sono scambiati degli sms (poi cancellati), di cui ignoriamo il contenuto».
Lei pensa che qualcuno l’abbia aiutata nella fuga?
«A questo punto ne siamo convinti: più di 24 giorni senza soldi, senza cellulare, documenti, abbigliamento, è impossibile starci. Elena ha con sé un vestito, quello che si vede nella foto che abbiamo diffuso per prima, e una pochette nera dove ha messo un profumo. Non ha altro. È presumibile che quella sera, poco distante da qui, ci fosse qualcuno ad aspettarla. E crediamo che gli inquirenti stiano lavorando in questa direzione, oltreché sul cellulare lasciato a casa. Secondo me Elena si è fidata di qualcuno ed è stata presa: sono convinta che sia tenuta con la forza, Elena non ci sta, chiusa in una casa».
Quel venerdì come ha trascorso Elena le ultime ore prima di uscire?
«In vista della partenza programmata per due giorni dopo, domenica 9 agosto, per Principina a mare per trascorrere qualche giorno di vacanza, quel venerdì Elena aveva iniziato a preparare lo zainetto: era nella camera che divide con il fratello di 14 anni. La cosa strana è che quel pomeriggio era uscita per andare al negozio del gestore telefonico, poteva allontanarsi allora, se aveva in progetto una fuga. Invece è uscita alle 20,30 in punto, dopo che avevamo cenato insieme. L’ha fatto di nascosto, anche rischiando che la vedessimo. Io ero in cucina, mio marito in terrazza a fumare. La porta che dà sulle scale non si vede. Dalla camera l’ha aperta, in silenzio, e non l’ha richiusa. Ci siamo accorti che non era più in casa dopo pochi minuti. Mio marito è sceso subito in strada, ma era sparita. Nei venti minuti prima di uscire un paio di volte aveva chiesto che ore sono al fratellino».
A quel punto cosa avete fatto?
«Quando ci siamo accorti che Elena non c’era più siamo scesi in strada a cercarla. Abbiamo tentato di contattarla, ma ci siamo resi conto che non aveva preso il suo telefono cellulare (dotato di un’applicazione che consente la localizzazione) e neppure i documenti e i soldi. Così abbiamo telefonato all’ex fidanzato per sapere se fosse con lui e poi siamo andati a fare denuncia di scomparsa. Subito, la sera stessa».
Potrebbe essere tornata in Romania?
«Non credo. Almeno, non nel nostro paese, a Piatra Neamt. Così come dubito che abbia preso il treno. La mia idea è che si trovi da qualche parte - non lontano - e le venga impedito di mettersi in contatto con noi».
Parliamo delle novità degli ultimi giorni: l’avvistamento in discoteca e gli ingressi su Instagram.
«L’avvistamento in discoteca, come immaginavo, si è rivelato un abbaglio. Non era lei. Mentre le due amiche che frequentava quotidianamente e con cui siamo in contatto, purtroppo non l’hanno più sentita. Ci hanno detto invece che risultano un paio di accessi a un profilo Instagram che non sapevamo esistesse. Sono due accessi ravvicinati fatti da luoghi diversi e distanti. Vediamo cosa scoprirà la Postale».
Chi è Elena?
«Elena è una ragazza intelligente, ribelle, con un carattere forte. Questo è sicuro. È brava a scuola, frequenta il Rosmini. Quest’anno ha preso bei voti. Eravamo contenti».
Potendo tornare indietro, fareste qualcosa di diverso nelle prime ore dopo la scomparsa?
«No, non credo che sia stato perso tempo. Le forze dell’ordine hanno fatto e fanno il possibile. Sono state esaminate le telecamere vicino alla nostra casa, sono intervenuti i cani, hanno preso il cellulare di Elena. Siamo convinti che se è stata lasciata una traccia verrà trovata. Chiunque abbia visto qualcosa, parli».