Nel Pordenonese 15 mila utenze senz’acqua potabile, colpita soprattutto la Pedemontana
PORDENONE. Una trentina di interventi smaltiti nel corso della giornata di ieri, una cinquantina la notte precedente: 24 ore di superlavoro per i vigili del fuoco – che hanno raddoppiato i turni e ricevuto rinforzi da Udine, Gorizia e Trieste – e per i volontari della protezione civile di Sequals, Barcis, Vito d’Asio, Cavasso Nuovo, San Giorgio e San Vito. All’alba la luce ha mostrato gli effetti del fortunale che l’altra sera si era concentrato soprattutto nella pedemontana (di cui riferiamo a parte).
Tra le 18.40 di sabato e le 16 di ieri erano stati smaltiti 80 interventi, una decina in serata. Pompieri impegnati in prevalenza per la rimozione o la messa in sicurezza di alberi o pali delle linee elettriche o telefoniche, ma anche nella copertura di due fabbricati ad Aviano: un capannone di 50 metri quadrati e il tetto di un’abitazione.
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Acquedotto in tilt. A causa delle piogge a Vito d’Asio le acque reflue hanno ingrossato torrenti e fiumi portando a valle detriti e terra e provocando un temporaneo inquinamento delle falde e delle bocche di presa dell’acquedotto. L’acqua non è potabile a Vito d’Asio, Forgaria, Pinzano, Castelnovo, Clauzetto, Travesio, Sequals, Arba, Vivaro e Fanna.
Gli impianti sono gestiti da Hydrogea di Pordenone che si è attivata per ripristinare la potabilità. Le utenze fuori uso sono 15 mila: previsti servizi alternativi di approvvigionamento per almeno 5 giorni. A Travesio sono state collocate 4 cisterne e resta il funzione la fontana di via Villa. Non si registrano criticità di natura igienico-sanitaria. Monitorano i carabinieri di Castelnovo del Friuli. «In presenza di torbidità al rubinetto, si raccomanda di non utilizzare l’acqua per uso potabile e per scopo alimentari», fa sapere Hydrogea.
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Frane. Una frana ha coinvolto la regionale 552 della Val Tramontina poco prima dell’abitato di Tramonti di Sopra. Smottamento di terreno a Erto, con conseguente rottura del tubo del gpl, in prossimità del Rifugio Cava Boscada. «Al momento siamo fermi – hanno detto i gestori – ma contiamo di riparare il danno in poco tempo». Chiusa la provinciale 1 della Val d’Arzino nel tratto tra San Francesco e Verzegnis, il sottopasso di Talponedo, nonché già da sabato sera i guadi di Rauscedo e Murlis.
Gli incendi e gli alberi caduti. Non sono mancate altre disavventure: a Pezzeda di Barcis verso le 12.30 i vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio di un appartamento che ha coinvolto il quadro elettrico, generando tanto fumo. L’intervento ha scongiurato la propagazione delle fiamme al tavolato che ricopriva le pareti dell’alloggio. A seguito del fortunale del pomeriggio, si sono verificati allagamenti a Spilimbergo, Porcia e Fontanafredda.
Oltre alla pedemontana, interventi a Vajont (un capannone adibito a deposito scoperchiato), Malnisio (via Volta), Budoia (capannone in via Sampariva) in via Lacchin, Polcenigo, Frisanco, Vito d’Asio (via Bottes), Campone, Sequals (via Frattina), Travesio (strada provinciale 33) e Brugnera (via Dante). Qualche dato delle ultime 48 ore: il vento ha raggiunto i 140 chilometri orari sul Rest, i 130 a Pala d’Altei e i 125,6 in Malga Rest. Le precipitazioni: 297 millimetri a San Francesco, 244 a Tramonti di Sotto e 219 a Campone.
Incidenti stradali a Caneva (alle 9.40) e a Porcia (alle 14.15, riferiamo in altra pagina), senza feriti gravi. Fuoriuscita autonoma, all’1.30, a San Vito, in via Comunali, con un ferito lieve. Alle 19.30 in via Zuiano ad Azzano Decimo un anziano in Panda è uscito di strada, rimanendo contuso. I feriti sono stati soccorsi da pompieri e 118.
Blackout e la situazione a Pordenone. Si sono registrate interruzioni di energia elettrica a Clauzetto, Aviano (per diverse ore), San Quirino e Caneva: interessate 3mila utenze. Alle 19 erano ancora senza corrente 172 abitazioni del Pordenonese con ripristino previsto nelle ore successive.
Pioggia torrenziale, ieri alle 18, a Pordenone: sono saltati alcuni tombini in via Revedole e numerosi impianti d’allarme. Rimossi alberi pericolanti in via Stradelle e vicino al palasport, un ramo incombente dall’ecocentro su via Chiavornicco e un cornicione da un condominio di via Vallona.