Un vademecum, da concordare con la Regione, per portare non solo chiarezza, ma anche (e soprattutto) tranquillità nelle società del calcio dilettantistico del Friuli Venezia Giulia, già costrette a convivere con l’ansia di quelle che potrebbero essere le conseguenze (sanitarie, civili e penali) della comparsa di casi di Covid-19 all’interno della loro attività.
A due sole settimane dalla ripresa dell’attività calcistica regionale (il 12 settembre si parte con la Coppa Italia di Eccellenza), ma ancora in mare aperto per quanto riguarda l’effettiva capacità del movimento dilettantistico di assorbire in toto le direttive dei vari protocolli anti-contagio, arrivano le parole del presidente della Figc regionale, Ermes Canciani, a rassicurare le società. «A breve incontreremo le autorità regionali per definire delle linee guida che siano il più possibile armonizzate tra il provvedimento regionale, il Dpcm e il protocollo nazionale sul calcio, con l’evidente fine di definire gli impegni delle società in materia di sicurezza medico-sanitaria. Il Covid non ha una data di scadenza, dobbiamo conviverci e, soprattutto, dobbiamo mettere le nostre società nelle condizioni di poter giocare a calcio. E dobbiamo farlo il prima possibile».
Linee guida che Canciani punta ad allineare a quelle varate per la scuola. «Equiparare il mondo dello sport dilettantistico a quello della scuola è un’idea sensata: non è possibile che in caso di una positività tutti i ragazzi che fanno parte di una squadra debbano essere posti in quarantena, anche se il tampone effettuato è negativo: se uno non ha casi di positività deve essere libero di svolgere le proprie funzioni».
Proposte, ma anche preoccupazioni nella lista del numero uno regionale della Figc. «Uno scoglio è rappresentato anche dall’atteggiamento difforme delle varie aziende sanitarie, che affrontano il problema della positività in modo diverso. C’è, poi, la questione delle visite mediche per l’abilitazione alla pratica sportiva, che vista la situazione stanno andando a rilento: le strutture pubbliche e private devono soddisfare tale necessità, per consentire a tutti di riprendere l’attività».
Tra i relatori del documento che la Federazione presenterà alla Regione e metterà a disposizione delle società c’è anche Giulio Mosetti, avvocato esperto in materia di lavoro, formazione e sicurezza, ma anche ex presidente della Pro Gorizia. «Teoricamente – analizza - la responsabilità penale c’è nella misura in cui esiste un’ipotesi marginale di aver causato un evento, questa è la regola generale. Qualcuno, insomma, dovrebbe provare che un atleta ha contratto il coronavirus nella struttura della società: muovere una causa al presidente del club è difficilissimo perchè, una volta usciti dal lockdown, diventa di fatto impossibile dichiarare di aver frequentato solo lo spogliatoio della squadra. La responsabilità sui presidenti c’è sempre stata, nulla è cambiato dal punto di vista giuridico, si tratta solo di far rispettare i protocolli». —
В депо «Вязьма» отметили профессиональный праздник соревнованиями по лазертагу
«Детям полезно принимать участие в любой движухе, связанной с творчеством, музыкой и спортом!» В Москве завершился Международный фест-форум «Голоса Мира» 2025
«Ты будешь моей…»: Николай Ерусланкин из Нижнего Новгорода удивил всех участников шоу «Погоня» на ТНТ
Аномальная жара: До +41 °С в Чечне и Ингушетии, +30 °С в Карелии и Архангельске
Коми, Камчатку, Архангельскую, Иркутскую, Калужскую, Костромскую, Курскую, Свердловскую и Оренбургскую области эксперты отнесли к регионам, где на осенних выборах "протестный потенциал выше среднего", говорится в докладе...
Амурская область оказалась в числе аутсайдеров по качеству дорог
Алтайский край оказался одним из антилидеров по качеству автодорог