Mirano, donna evade dai domiciliari: "Avevo voglia di sushi". Arrestata
MIRANO. Agli arresti domiciliari per resistenza e oltraggio da poche ore, va al take away per la voglia di Sushi, denunciata per evasione.
È successo a Mestre durante i controlli coordinati del centro città e periferia da parte dei carabinieri, che hanno portato complessivamente a un arresto e 6 denunciati per reati vari.
Intensificati i servizi disposti dalla Compagnia Carabinieri di Mestre, nell’ambito di un piano di interventi che proseguirà nei prossimi giorni per aumentare il livello di controllo preventivo nel territorio e contrastare le situazioni di illegalità.
Le operazioni sono state incentrate principalmente nell’area urbana di Mestre, nella zona del quartiere “Piave” – via Cappuccina – via Monte San Michele – Stazione ferroviaria, sono stati effettuati posti di controllo nelle zone più sensibili anche della terraferma veneziana e nei parchi. In particolare questo fine settimana si è rilevato fondamentale l’ausilio “tecnico” delle unità cinofile della Città Metropolitana di Venezia.
I risultati dei servizi svolti con decine di pattuglie in prossimità del fine settimana non sono mancati.
I carabinieri hanno arrestato una donna di Mirano, M.E., 41nne, già nota alle forze dell’ordine, che ha deciso che questo fine settimana doveva darsi alla pazza gioia. Sabato pomeriggio infatti la donna si rende protagonista di una vera e propria rissa all’interno di un discount di Mirano. La furia cieca non si placa nemmeno di fronte alla pattuglia dei carabinieri intervenuta su segnalazione dei clienti, incorrendo così nei reati di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale che prevedono l’arresto in flagranza. La donna viene posta quindi agli arresti domiciliari in attesa del processo.
Ma non finisce qui, passano poche ore ed i carabinieri decidono di controllare che stesse ubbidendo alle prescrizioni della detenzione domiciliare, scoprendo che lei si era invece allontanata da casa senza permesso. Surreale la motivazione: aveva voglia di mangiare Sushi e pensava di godere di piena libertà, forse sperando che i carabinieri non la controllassero. Scattava invece per lei la denuncia per evasione.
Nel contempo i servizi sul territorio di contrasto alla microcriminalità hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria: un giovanissimo italiano B.N. (classe 1999), che veniva sorpreso a casa sua a Mestre durante una perquisizione domiciliare con l’ausilio dei due cani antidroga della Polizia Locale Lapo e Warus, con una piccola ma organizzatissima serra per la coltivazione domestica della Marijuana. Il giovane sorpreso dalla visita dei carabinieri non ha potuto fare altro che guidare i militari, con alla testa i due “tartufi” canini che già puntavano lo stanzino, verso la serra al cui interno c’erano quattro piante molto ben avviate alla produzione. Nella stanza c’era anche un completo kit di coltivazione con lampade, filtri, ventilatori, timer, essiccatori e sacchetti di sementi pronte ad essere piantate. Per il giovane scattava la denuncia in stato di libertà per produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.