Stella McCartney, la nuova capsule tra fluidità di genere e attivismo
È un po’ «costume» di ogni generazione criticare quelle che arrivano subito dopo: non viene risparmiata neanche la cosiddetta Generazione Z, di cui fanno parte coloro che non hanno conosciuto il mondo prima dei social media e di Internet, ma che tanto hanno plasmato il mercato degli ultimi anni, dall’hi-tech alla moda. Certo, i giovani di oggi passano tantissimo tempo online, ma è anche grazie alle piattaforme virtuali e alla condivisione che gran parte di loro ha conosciuto e portato avanti dei valori più che condivisibili, assieme a un’apertura sociale da fare invidia ai Millennials: è proprio alla loro esplorazione della fluidità, della diversità e dell’individualità, così come alle nuove forme di attivismo, che si ispira l’ultima capsule collection di Stella McCartney in collaborazione con l’illustratore e fumettista Will Sweeney.
Intitolata Shared per l’appunto, ovvero «condivisa», la serie di capi d’abbigliamento remixa in modo accessibile alcuni pezzi iconici come l’abito, il doppio cappotto morbido, il trench e i piumini, attraverso un design in perfetto stile urban-luxury: un ossimoro che ben racchiude i tratti più caratteristici della moda più amata dai giovani, parte di una tribù che viene re-immaginata dalla stilista britannica in modalità utility-wear e creando un ponte con gli anni ’70. È qui che si inserisce il lavoro di Sweeney, che ha delineato la grafica della capsule attraverso esclusive stampe psichedeliche. Ma da dove arrivano invece le suggestioni genderless? «Mentre le mie collezioni sono sempre state una semplice dicotomia di energia femminile e maschile, ispirata dal guardaroba condiviso dai miei genitori, e dalla mia formazione su Savile Row, i giovani di oggi sono naturalmente aperti e fluidi riguardo il genere» ha dichiarato Stella McCartney.
«Penso che sia bello il modo in cui celebrano in modo inclusivo l’individualità e la diversità e usano la loro auto-espressione per influenzare il cambiamento sociale, per creare il mondo che vogliono vedere, sollevandosi collettivamente di fronte alla crisi climatica e ai disordini sociali globali». Il binomio di genere si trasforma così attraverso forme, silhouette e tagli sartoriali tipicamente maschili incorporati nelle collezioni femminili, dalla maglieria monocromatica ai pantaloni sportivi, passando per le felpe con cappuccio e le coloratissime scarpe da trekking. Rimanendo fedele all’impegno per la sostenibilità, le magliette e le felpe in jersey sono realizzate in cotone biologico al 100%, utilizzando fino al 70% in meno di acqua rispetto a quello convenzionale e senza sostanze chimiche tossiche o pesticidi. Mentre per i parka della capsule collection è stato utilizzato il poliestere riciclato, riducendo la necessità di materiali a base di petrolio vergine. La capsule Stella McCartney Shared condivide il nome con una stanza all’interno dello storico store al numero 23 di Old Bond Street, dove chiunque potrà acquistare da oggi i pezzi della nuova collezione in edizione limitata.