“Respect”, “indossala bene”, “copri il naso”: una mascherina per non litigare
Se è vero, come rilevato da una recente indagine di Coldiretti/Ixè, che oltre un quarto degli italiani (il 27%) rifiuta di indossare la mascherina, preferisce inforcarla sul braccio o tenerla abbassata sotto naso e bocca, allora era proprio il momento anche per i creativi di studiare una strategia per incentivare gli indisciplinati all’uso.
Non solo: a chi non è mai capitato di trovarsi in una via affollata o in un locale pubblico e incrociare persone che non indossavano la mascherina o la indossavano non correttamente, tipo sotto al naso o sulla fronte.
Quanto volte avremmo voluto ammonire quella persona, ma ci è mancato l’atto di dirlo, magari per non rischiare di litigare, ricevere una risposta scortese, o comunque perché «tanto dirlo a uno non serve, dovremmo ripeterlo in continuazione».
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«La mascherina non la porto». Cosa rende insofferenti alle regoleEcco perché allora l’idea di una mascherina che diventi mezzo, una sorte di affissione pubblicitaria mobile sul viso che esibisca la scritta a pennarello “Respect!”, per chiedere il reciproco rispetto, potrebbe diventare una soluzione utile.
Ci hanno pensato i creativi di Purple & Noise PR, che propongono appunto la “Respect!”, una semplicissima mascherina con, stampata o – volendo realizzarla a costo zero – manoscritta, con un semplice pennarello, con la dicitura “RESPECT!”, “Io rispetto te. Tu rispetta me” o con scritto “INDOSSALA BENE” o “COPRI IL NASO”.
«Se la pubblicità, non è un segreto, può concretamente modificare i comportamenti della gente, ovviamente più è ‘martellante’ più è efficace – spiegano gli esperti di comunicazione – Immaginate di essere in una strada o in un luogo affollato e di non indossare propriamente o non portare proprio la mascherina e di incrociare una, due, tre, decine o centinaia di persone che, invece, la indossano con lo slogan RESPECT!. Non vi sentireste a disagio al punto da, infine, correggere il comportamento in maniera più diligente?».
Probabilmente qualcuno non si sentirà a disagio nemmeno così, ma chissà che anche questo possa contribuire ad un maggiore senso civico dei cittadini.