Le tre condizioni delle regioni per la riapertura delle scuole
Enti locali che si presentano compatti sullo stesso fronte all’incontro con il governo sulla riapertura delle scuole nelle regioni. Guidate dal presidente della Liguria Giovanni Toti, le amministrazioni regionali che si troveranno ad affrontare la riapertura delle scuole dopo il coronavirus (il 14 settembre, ma in molti casi slitterà tutto al 24, dopo le elezioni) mettono in fila le loro richieste per poter avere più agio nella gestione di un passaggio cruciale dopo la crisi provocata dalla pandemia.
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Scuole nelle regioni, le condizioni dei governatori
Le condizioni sono queste: Riempimento dell’80% per tutti i mezzi di trasporto (attualmente, il comitato tecnico scientifico prevede una capienza del 75% dei mezzi pubblici), +300 mln subito per servizi aggiuntivi per coprire il 20% mancante dell’utenza del trasporto e delle regole chiare per un eventuale sub affidamento dei servizi aggiuntivi di trasporto.
La conferenza Presidenti ha approvato documento che condiziona l’intesa sulle linee guida del #trasporto con 3 punti:
riempimento 80% per tutti i mezzi
+300 mln subito per servizi aggiuntivi per coprire 20% mancante
regole per eventuale sub affidamento servizi aggiuntivi— Giovanni Toti (@GiovanniToti) August 31, 2020
Scuole nelle regioni, i punti su cui il governo può trovare una convergenza
Condizioni che, in verità, non sembrano irragionevoli – soprattutto visti i punti di partenza – e sul quale il governo, proprio in queste ore, starebbe convergendo. Il sistema dei trasporti (l’esecutivo sembra orientato ad accogliere la richiesta dell’aumento della capienza all’80%) è strettamente collegato con la ripresa delle attività scolastiche: si pensi al fenomeno del pendolarismo, ma anche ai servizi comunali per il trasporto pubblico scolastico. Insomma, nonostante nei giorni scorsi si sia fatto appello a soluzioni creative (mobilità sostenibile e car-sharing ad esempio), il trasporto tradizionale sembra essere comunque l’unica soluzione concretamente realizzabile.
Per questo le regioni hanno chiesto regole chiare per garantire efficacemente la ripartenza: probabile che un esito positivo della riunione di oggi potrà ammorbidire la posizione di diverse giunte regionali che, negli ultimi giorni, erano sempre più orientate a rimandare il ritorno in classe degli alunni.
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