Sit-in davanti alla Regione per il ristoratore che si è tolto la vita: "Ci sentiamo abbandonati"
"Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni: da mesi denunciamo le difficoltà che ci ritroviamo a vivere tutti quotidianamente, fino ad oggi nessuno ci ha ascoltati. Chiediamo che questi drammi non cadano nel dimenticatoio perché quanto successo non accada mai più. Perché a noi sembra che dopo pochi giorni le istituzioni si siano già dimenticate di questa tragedia". Lo ha affermato Pasquale Naccari, portavoce del gruppo Ristoratori Toscana, al presidio di oggi a Firenze in ricordo del ristoratore del centro di Firenze che si è tolto la vita.
Secondo il rappresentante del gruppo, "gli unici che ci hanno provato a dare una mano sono state le istituzioni comunali, concedendo per esempio i tavolini all'aperto. Ma per il resto nessun aiuto concreto è arrivato. E non siamo i soli a non aver avuto sostegni: tutto il commercio, ambulanti, tassisti, partite Iva". Una delegazione di Ristoratori Toscana è stata poi ricevuta dall'assessore regionale al commercio Stefano Ciuoffo.
"Gli abbiamo portato tutte le nostre richieste - spiega Naccari - intanto, un numero verde per aiutare, tramite commercialisti, avvocati e specialisti, chi è in difficoltà, un aiuto economico per chi non ce la fa ad andare avanti con la sua attività e, ancora, indennizzi per le attività chiuse per quarantena, il blocco dei leasing ed il rinvio delle rate. Infine, non dimentichiamoci che l'accesso al credito è fermo al palo e questo è inammissibile".
A parlare è stato anche il fratello del ristoratore: "Al Governo chiedo di non lasciare altre persone come mio fratello, di dare loro una mano, di farsi vedere davvero". "Le uniche persone che ci sono state vicine sono qua in piazza", "oltre al sindaco Dario Nardella e al suo staff - ha aggiunto - a Confcommercio, ai lavoratori autonomi e partite Iva; Confcommercio ha fatto anche un fondo per i bambini. Per il resto non ho visto niente".
Nutrita la presenza di esponenti politici del centrodestra toscano alla manifestazione, a partire dalla candidata a presidente della Regione, Susanna Ceccardi: "Servono aiuti a fondo perduto", ha affermato, ricordando che "la Regione annunciò 60 milioni di aiuti alle piccole e medie imprese, che però non sono mai arrivati. Gli aiuti promessi dove sono? Dobbiamo arrivare al 20 e 21 settembre, quindi alle prossime elezioni?". Il candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, ha a sua volta promesso strumenti per l'accesso al credito "ma anche", pure lui, "contributi a fondo perduto", immaginando meccanismi che consentano di "assegnare poi dei contributi a coloro che hanno effettivamente vissuto un tracollo del loro fatturato". Irene Galletti candidata M5s ha suggerito di attingere da fondi Ue in arrivo: "La Regione deve usare una quota dei 141 milioni di euro riservati alle pmi per dare contributi a fondo perduto ai titolari di pubblici esercizi".