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Август
2020

A 49 anni dal furto, il capolavoro di Della Robbia torna a casa

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SCANSANO. Un capolavoro torna in Maremma, da dov'era stato trafugato. Grande festa a Scansano sabato 5 settembre. Alle 11 nel piazzale delle Cascine sarà consegnata alle istituzioni e a tutta la comunità la terracotta robbiana della Madonna dell’uccellino rubata nel 1971 e ritrovata lo scorso anno.

Un’operazione portata brillantemente a termine dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), guidati dal generale Fabrizio Parrulli, che hanno recuperato il bassorilievo attribuito alla bottega di Andrea della Robbia (fine del 1400) che era stato rubato nel 1971 dalla chiesa principale della cittadina che ospita al suo interno, molte opere di rilievo, fra cui, appunto, spiccava la Madonna dell’uccellino, una preziosa terracotta invetriata, chiusa da un’elegante incorniciatura policroma quattrocentesca a festoni.

La piccola terracotta (30 per 40 centimetri circa) è sempre stata un’opera d’arte particolarmente cara a Scansano, tanto che al posto della terracotta rubata, il 31 maggio 1980, fu sistemata una copia assai simile al vero.

Un ritrovamento eccezionale, visto che l'opera era rimasta "uccel di bosco" fino al 2013, quando i carabinieri del Tbc di Firenze riconobbero la statua nel catalogo della celebre casa d’aste Sotheby’s. Ma da allora ci vollero altri sei anni per riportare l’opera d’arte quattrocentesca in Italia, seguendo le tracce che da un antiquario di New York portavano a una collezionista d’arte canadese che aveva a sua volta acquistato la statua.

L’operazione dei carabinieri si concluse nell’aprile 2019 e già a giugno i fedeli di Scansano guidati dal parroco, don Emanuele Bossini, vollero andare a vederla quando fu esposta, assieme ad altre opere d’arte trafugate e ritrovate, nella rassegna romana “L’arte di salvare l’arte. Frammenti di storia d’Italia” allestita al palazzo del Quirinale.

Da allora tutta la comunità fremeva per poterla riportare a Scansano. Ed ecco arrivato il momento: il 5 settembre i carabinieri la riconsegneranno agli scansanesi e per adesso la terracotta sarà ospitata al Museo diocesano in attesa di tornare al suo posto nella chiesa di San Giovanni Battista. «Per predisporre il ricollocamento dell’opera d’arte nel suo naturale posto – spiega don Emanuele – è stato già messo in opera nella chiesa un potenziamento del sistema di allarme e installato un impianto di videosorveglianza; sarà poi restaurato l’altare che attualmente ospita la copia fatta nel 1981. Passato il tempo necessario per il restauro dell’altare laterale, la Madonna dell’uccellino tornerà a casa sua».

E infatti il parroco specifica: «Quella del 5 settembre, sarà una cerimonia laica, ma fra qualche mese, spero di poter fare una grande festa di popolo per il ricollocamento nella chiesa parrocchiale».

L’emozione del parroco è palpabile: «Questo ritorno per Scansano rappresenta un’occasione per sanare una ferita di 50 anni. Ormai tutti disperavamo in questo ritorno. Ma il sentimento non si era spento. Io credo che questa sia un’occasione per aumentare il sentimento religioso, dopo che il lockdown ha affievolito la partecipazione alla preghiera. La nostra Madonna è occasione di rinascita e ripartenza. Quindi dopo il 5 settembre, spero di poter organizzare una festa di affidamento alla Madonna. Scansano è il paese della Madonna: possiede la Madonna Botte, la Madonna delle nevi e nella chiesa abbiamo tante immagini: da Maria bambina, alla Madonna del soccorso che col suo manto copre Scansano, la Madonna lignea di mezzagosto, quella raffigurata nella vetrata, e poi l’Immacolata, e infine la Madonna di Andrea della Robbia. Una chiesa, quella di San Giovanni Battista, che sembra più dedicata a Maria e che non aspetta altro che la sua terracotta dell’uccellino». —




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