Bloccata dal maltempo e dalla neve in montagna: salvata una 27enne
Aggiornamento delle 22. La giovane tedesca è stata raggiunta dai soccorritori: è in forte ipotermia. Per poterla riportare a temperature "normali" le si sono dovuti togliere tutti gli abiti che indossava per inserirla in un sacco a pelo e aggiungere all'interno degli strumenti riscaldanti. La ragazza non è in grado di camminare autonomamente ed è quindi stato necessario imbarellarla.
Anche per questo motivo la discesa sarà molto lenta, dovendo attrezzare dei paranchi di calata per gestire la barella con più uomini e diverse manovre di sicurezza. In cima ci sono al momento dodici soccorritori: tre italiani e sei sloveni. Hanno da poco iniziato la discesa. Altri tre soccorritori italiani attendono al rifugio sottostante a quota 1900 metri con viveri e abiti asciutti per coloro che arriveranno dalla cima.
Aggiornamento delle 21. Alle 20.45 la giovane è stata individuata dai primi soccorritori giunti in cima. Stanno attrezzando soste di sicurezza e corde per recuperarla. Seguirà la messa in sicurezza lungo il percorso di discesa. Al momento sta ancora nevicando. A coordinare le relazioni tra le due nazioni il centro internazionale di polizia di Thörl Maglern.
Una escursionista tedesca di 27 anni è rimasta bloccata dal maltempo e dalla neve in cima al Monte Mangart, in territorio sloveno.La sua richiesta d'aiuto è arrivata poco prima delle 17 di lunedì 31 agosto al Nue 112 e la Sores ha allertato la stazione del Soccorso alpino e speleologico di Cave del Predil.
La giovane si trova pochi metri sotto la cima ad una quota di circa 2600 metri bloccata su una cengia esposta sotto una nevicata ed è in ipotermia a causa del freddo. La ragazza ha raggiunto da sola la cima seguendo la via ferrata degli Sloveni e per competenza territoriale si è attivato subito il Soccorso alpino sloveno.
Dal momento che la via di accesso più semplice è la via normale alla vetta, che passa invece in territorio italiano dopo il Passo del Predil, l'operazione di soccorso al momento vede coinvolte sia squadre slovene che italiane. Sono nove i soccorritori sloveni e tre gli italiani che stanno salendo verso la cima: sono partiti alle 19.30 attrezzati con ramponi e altro materiale dal Rifugio Koča ná Mangrtù (1900 metri), raggiungendolo dal Passo del Predil con gli automezzi.
Dovranno superare a piedi un dislivello di settecento metri per arrivare in cima in condizioni di scarsa visibilità e sotto la perturbazione di pioggia e neve in corso. Un gruppo di tre soccorritori è partito con attrezzatura leggera per andare su in velocità e individuare la giovane, seguito poco dopo da altri sei uomini con viveri e altro materiale a supporto alle operazioni.
Altri tre tecnici del Soccorso alpino di Cave del Predil stanno andando al rifugio per portare abiti asciutti e bevande calde per il rientro delle squadre avanzate. La giovane è riuscita a far capire dove si trovava anche grazie ad una foto inviata che aveva pubblicato lungo la salita sul suo profilo Facebook, che mostra un tratto della ferrata percorsa.