Il sesso con la mascherina proprio no. È il messaggio di Marco Bassetti contro il Canada sulla vicenda delle precauzioni da prendere per evitare il contagio pur continuando ad avere rapporti sessuali. E infatti Bassetti, che fa parte del fronte dei medici quantomeno meno allarmisti nei confronti dell’emergenza Covid, non si trova d’accordo con i consigli della collega canadese, Theresa Tam.
Bassetti contro il Canada per il sesso con la mascherina
“Sono quelle cose che scrivi sapendo che uno non le fa”. Così il direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova commenta il documento ufficiale delle autorità sanitarie canadesi in cui si consiglia l’uso della mascherina quando si fa sesso. “Sono per il buonsenso” aggiunge all’AdnKronos Salute il presidente della Società italiana di terapia antinfettiva, spiegando di prescrivere inidicazioni “solo se sono sicuro che tutti le possono seguire” perché altrimenti, secondo lui, è meglio non darle”. Anche per questo la sua sorpresa nel leggere il documento è stata tanta. “Se non avessi visto che lo mandava il dipartimento canadese mi sarei fatto una grassa risata” spiega Bassetti sottolineando che nel documento si invita a “indossare la mascherina quando si fa sesso” ma non a usare il preservativo. Insomma a Bassetti, che negli scorsi giorni ha respinto con forza le accuse di chi lo definisce “negazionista” dopo una serie di dichiarazioni meno allarmistiche sul virus e la sua presenza alla contestatissima conferenza organizzata da Sgarbi in Senato con la presenza di Salvini e Bocelli, le indicazioni della collega Theresa Tam non piacciono proprio, perché secondo lui “dire a due ragazzi che si incontrano, che sono fidanzati o che sono partner, di mettere la mascherina per fare sesso è come dire ai bambini di 5 anni di metterla per tutta la durata delle lezioni”.
Il post sui dati degli ultimi giorni
Una posizione, quella di Bassetti contro il Canada e il documento di Tam, che trova conferma anche nel post scritto pochi giorni fa su Facebook dal direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova in cui dice che “i contagi sono ormai stabili da alcuni giorni con una percentuale di positivi (non malati) intorno all’1.5-2%. La medesima di tutto il mese di agosto” E nel quale, dopo aver sottolineato che non è certo se “tutti quelli in terapia intensiva ci sono per il Covid oppure solo con il tampone positivo per SarsCoV-2 per altre cause” ribadisce che “i decessi fortunatamente si sono ridotti e stabilizzati, a conferma che oggi la malattia è più gestibile e sembra meno aggressiva”. Insomma, conclude Bassetti, “ci vuole cautela, rispetto delle misure di prevenzione, ma anche un po’ di ottimismo, basato sul realismo dei numeri”. E niente sesso con le mascherine.
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