Tenta di spegnere l'incendio ma respira troppo fumo: intossicato titolare del bar, danni per 20 mila euro
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Inalato fumo nel tentativo di spegnere le fiamme al Moto music bar prima dell’arrivo dei vigili del fuoco. Danni ingenti
ZOPPOLA. Incendio al Moto music bar, a Cusano di Zoppola, nella notte tra giovedì e ieri: per cause al vaglio dei vigili del fuoco di Pordenone, le fiamme hanno provocato ingenti danni al locale della famiglia Licata, conosciuta anche per avere gestito per tanti anni il Pabi pub a Pescincanna di Fiume Veneto. Secondo una prima stima, i danni ammonterebbero a 15-20 mila euro. Erano le 2.55 e nel locale si trovavano uno dei titolari, Andrea Licata, la barista e alcuni clienti. Andrea ha chiamato il fratello Michele, che abita nei pressi del bar: assieme, utilizzando due degli estintori presenti nel locale, hanno ridotto l’intensità dell’incendio. Fiamme successivamente spente dai pompieri, arrivati a Cusano poco dopo la chiamata. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Cordenons.
Andrea, a causa del fumo inalato nel tentativo di spegnere le fiamme, è stato assistito prima dai vigili del fuoco e quindi dagli operatori del 118: fortunatamente sta bene. Nessuna conseguenza neanche per le altre persone presenti in quel momento al Moto music bar. Serviranno ulteriori sopralluoghi, dopo quelli di ieri, per appurare l’origine delle fiamme: Michele Licata le riconduce alla friggitrice. «Era l’unico elettrodomestico che avevamo in cucina – ha raccontato –, anche secondo i vigili del fuoco le fiamme potrebbero essere scaturite da lì». Pompieri che, dopo aver domato l’incendio, hanno effettuato la bonifica dei locali interessati e di quelli attigui: Michele Licata li vuole ringraziare. «Hanno svolto un lavoro straordinario e sono arrivati poco dopo la nostra telefonata: sono encomiabili, fanno un lavoro duro, sono preparati e professionali».
Così ha ricostruito gli attimi successivi al divampare dell’incendio: «Mi ha chiamato mio fratello, abito vicino al bar e sono accorso. Abbiamo preso un estintore a testa, riuscendo a limitare il fuoco. Il resto lo hanno fatto i vigili del fuoco. La cucina è distrutta, le pareti annerite, si sono sciolti i contatori elettrici: avremo almeno 15-20 mila euro di danni». La famiglia Licata aveva programmato le ferie: questo sarebbe dovuto essere l’ultimo fine settimana di lavoro, prima di un periodo di pausa. «Avremmo dovuto fare le ferie, sistemeremo il locale: serviranno una decina di giorni, prima dobbiamo completare la procedura con l’assicurazione, quindi cominceremo i lavori».
I danni sono ingenti, ma non ci sono state conseguenze per le persone. «Quando è scoppiato l’incendio – ha detto ancora Michele Licata –, oltre a mio fratello e alla barista, c’erano alcuni clienti, fuori del locale. I danni li sistemeremo, l’importante è che non si sia fatto male nessuno. La grinta non ci manca, ripartiremo più forti di prima». E in tanti aspettano già la data della riapertura.