È morto a 90 anni Renato Coscelli una vita in prima linea

REGGIO EMILIA. Il 1° settembre scorso ha compiuto 90 anni circondato dall’affetto di moglie, figli e nipoti. Il 25 giugno era stata la volta delle nozze di diamante, sessant’anni di matrimonio vissuti con l’adorata Silvana. Sono solo due dei tantissimi traguardi raggiunti in una lunga e intensa vita nel corso della quale un filo rosso lo ha accompagnato fino all’ultimo dei suoi giorni: il coriaceo e inestirpabile filo rosso della generosità.

Renato Coscelli si è spento giovedì mattina nella sua casa di via Emilia San Pietro, dove viveva con la moglie, stroncato da un infarto. Da tutti, nonostante all’età della pensione fosse arrivato da tempo, era conosciuto come “il geometra Coscelli”. E questa, in effetti, è stata la professione di una vita. Per diversi anni dirigente tecnico del Comune di Scandiano, sempre nella città del Boiardo aveva fondato nel 1986 lo studio tecnico “Sea” insieme ai soci e amici Primo Dardanelli, Claudio Corghi e Fausto Lanzi. Nel 1999 fu eletto presidente dell’associazione geometri provinciale. Un lavoro svolto con grande passione e a tempo pieno che non gli ha impedito di ricoprire diversi e rilevanti incarichi. Senza dimenticare la disponibilità con cui ascoltava chiunque gli ponesse un problema, e la generosità nell’offrire aiuto a chi si trovava in difficoltà. Per la semplice gioia di potere dare una mano, regalare un sorriso. Con il suo sguardo buono.

Da sempre vicino all’ambiente ecclesiastico, Coscelli è stato membro del consiglio amministrativo della diocesi di Reggio sotto l’episcopato di monsignor Baroni e, per un decennio, consigliere dell’istituto per il sostentamento del clero durante l’episcopato di monsignor Gibertini e di monsignor Caprioli. Per un decennio fece anche parte del consiglio d’amministrazione della Cassa di Risparmio e fu consigliere del Santa Maria Nuova sotto la presidenza di Franco Boiardi. Sempre al filo rosso della generosità è legato il suo impegno nel sociale: come fondatore e presidente del Lions Club di Scandiano, di certo non si risparmiò. «Fu insignito – così lo ricorda un socio del Lions Club – dal Distretto 108 TB del Melvin Jones, onorificenza assegnata per l’impegno profuso nella Campagna SightFirst di cui è stato puntuale coordinatore. Credo che questa sintesi valga qualsiasi parola; se non che Renato Coscelli credeva profondamente nell’etica lionistica di cui è stato un esempio per tutti noi».

E poi la famiglia. Per quella il tempo non doveva mai mancare. Ma per cogliere fino in fondo la sua rara sensibilità, è meglio attingere alla lettera piena di poesia che scrisse alla moglie in occasione delle nozze di diamante: «... Abbiamo due figli e quattro nipoti, il tempo ci ha costruito e abbiamo saputo tenere. Tante piogge battenti si sono dovute accettare e tuttavia ecco rifulgere al centro della memoria i giorni della letizia, degli esiti morali, della gioia a due... e su tutto indelebile quel nostro volerci tenere per mano, perché non c’è evento più grande di due creature che intraprendono il guado dell’esistenza in comunione di beni del cuore. Quelle due creature siamo stati noi...».

Renato Coscelli, oltre alla moglie Silvana, lascia i figli Mariabeatrice e Roberto oltre ai nipoti Francesco, Caterina, Tommaso e Alice. I funerali saranno celebrati questa mattina alle 9.30 nella Chiesa di San Pietro, quindi il corteo raggiungerà il cimitero di Scandiano dove Renato riposerà. —