Il film sul Covid-19, tanti giovani in fila per il casting a Mantova

Tra i ruoli da ricoprire, un bambino dagli otto ai dodici anni, che sarà il protagonista della pellicola, un ventenne, un 35enne e un uomo tra i cinquanta e i sessant’anni

MANTOVA. Si sono presentati a decine alla scuola di teatro Ars di via Bonomi per il casting per attori realizzato in collaborazione con Mantova Film Commission e dedicato a un cortometraggio sul tema Covid. Molti i ragazzi, ma non sono mancate persone di età più avanzata. Una delle prime esperienze per alcuni, mentre altri vantavano già comparsate e ruoli in altre produzioni.

Il cortometraggio, promosso dall'Asst di Mantova e da Koinè, è prodotto dalla stessa Asst e da My Sound, Strongvilla e Fondazione Comunità Mantovana, con il patrocinio di Mantova Film Commission. Nella pellicola verrà trattata in modo originale l’emergenza Coronavirus nella sua fase più intensa, quella vissuta dal nostro Paese tra marzo e aprile.

I registi Mario d’Anna e Stefano Mangoni hanno da poco ultimato una serie di interviste con medici, operatori e pazienti dell’Asst. Testimonianze che confluiranno nel progetto, a contorno del cortometraggio. Le riprese inizieranno in città nella seconda metà di ottobre e dureranno sette giorni in tutto. Essendo l'ambientazione d'epoca, con parte della storia ambientata negli anni Quaranta, non hanno potuto partecipare al casting uomini con caratteristiche “moderne”: niente sopracciglia ad ali di gabbiano o marcatamente ritoccate e tatuaggi evidenti. Inoltre, niente uomini di origine extraeuropea o con capelli lunghi non disposti a tagliarli se richiesto.

Il casting era anche precluso ai dipendenti della pubblica amministrazione. Tra i ruoli da ricoprire, un bambino dagli otto ai dodici anni, che sarà il protagonista della pellicola, un ventenne, un 35enne e un uomo tra i cinquanta e i sessant’anni.