Al voto 211 mila bellunesi: urne aperte oggi e domani

Gli elettori residenti all’estero sono oltre 47 mila. L’appuntamento è anche con il referendum sul taglio dei parlamentari e per il rinnovo di otto comuni

BELLUNO. Oggi e domani si torna alle urne con un doppio appuntamento: quello per le elezioni regionali e quello per il referendum sul taglio dei parlamentari. In otto comuni bellunesi, però, le schede saranno tre, perché si aggiunge quella per l’elezione del nuovo sindaco e del consiglio comunale.

I bellunesi chiamati al voto sono 211.200 alle regionali (103.299 uomini e 107.901 donne), 163.138 al referendum (79.221 uomini e 83.917 donne) e 7.946 alle comunali (3.916 uomini e 4.030 donne). A fare la differenza tra regionali e referendum sono i bellunesi residenti all’estero, che sono ben 47.632 e, per il solo referendum, possono votare per corrispondenza.

Quest’anno si aggiunge un dato: quello delle persone che si trovano costrette a casa in isolamento a causa del Covid-19. In questo caso era possibile chiedere di esprimere il proprio voto a domicilio, ma solo quattro persone su circa 400 ne hanno fatto domanda.

Dopo alcuni anni in cui si è votato nella sola giornata di domenica, proprio a causa del coronavirus che potrebbe rallentare le operazioni di voto, si è deciso di tornare alla doppia data. Urne aperte, dunque, oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

Per quanto riguarda la dislocazione dei seggi, non ci sono variazioni rispetto agli anni precedenti e dunque ogni elettore dovrà recarsi nel seggio dove vota abitualmente. Ma ci sono delle eccezioni. A Ponte nelle Alpi le sezioni numero 2 e 3, solitamente ubicate alla scuola elementare di Paiane, e le sezioni 4 e 5 (che di solito sono allestite alla scuola elementare di Col di Cugnan) sono state spostate all’asilo di Piaia.

A Feltre il seggio dell’asilo di Vignui è stato trasferito alla scuola elementare di Villabruna; mentre quello della scuola elementare di Nemeggio è stato trasferito all’asilo di Anzù. A Val di Zoldo si è deciso di spostare tre seggi: il n. 1 che di solito si trova nella scuola di Fusine è stato spostato nella sala polifunzionale Rizzardini di Fusine (lo stabile di fianco al municipio); il seggio 4 (normalmente alla scuola media di Forno) e il seggio 5 (scuola elementare di Pieve) si troveranno, invece, entrambi, all’asilo Agnoli di Pieve, di fronte alla chiesa di San Floriano.

Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo spoglio dei voti per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, cui seguirà lo spoglio delle regionali. Al termine ci sarà una pausa di riposo per gli scrutatori, che martedì mattina si occuperanno delle elezioni comunali. La provincia di Belluno è interessata anche ad una quarta elezione, quella per le suppletive del Senato, che in provincia di Verona vedono la presenza di un candidato bellunese. L’esito delle suppletive si conoscerà già lunedì sera, dopo il referendum e prima delle regionali.

La portata politica degli appuntamenti elettorali di questi giorni offre spunti interessanti, anche per il futuro del governo, ma a livello locale l’attenzione è puntata sulla Regione Veneto. In corsa ci sono otto candidati presidenti (ma nelle altre province sono nove) con sedici liste e 75 candidati bellunesi al consiglio regionale. Solo due di loro potranno entrare a Palazzo Ferro Fini e se la corsa alla presidenza non offre grande suspense, quella per il consiglio potrebbe riservare qualche sorpresa e quindi la sfida delle preferenze è quella che vale la pena di seguire con maggiore interesse. —

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