“Nei primi otto mesi dell’anno +20% di casi con esito mortale”. L’effetto Covid sugli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail
Calano le denunce complessive di incidenti (effetto del lockdown) ma pesano i casi di virus contratto al lavoro. I morti sono stati 823, tra cui 721 nel comparto Industria e servizi che comprende anche la sanità. In questo settore gli infortuni sono calati tra giugno e agosto, dopo la fase di emergenza
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Nei primi otto mesi del 2020, complice il lockdown, le denunce complessive di infortunio sul lavoro con calate del 22%. Ma nello stesso periodo i casi di Covid contratto sul posto di lavoro hanno fatto crescere del 20% le denunce di infortuni con esito mortale: sono state 823, 138 in più rispetto a quelle registrate tra gennaio e agosto 2019.
La diminuzione delle denunce complessive – sono state 322.132, 95.000 casi in meno rispetto ai primi otto mesi del 2019 – è influenzata dal sostenuto calo tra marzo e agosto a causa soprattutto dello stop forzato tra marzo e maggio di ogni attività produttiva non essenziale e delle difficoltà incontrate dalle imprese nel riprendere la produzione a pieno regime nel periodo post-lockdown. Il calo maggiore si è registrato nel mese di maggio, con denunce praticamente dimezzate rispetto allo stesso mese del 2019. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nei primi otto mesi del 2020 è diminuito del 14,8% nella gestione Industria e servizi, del 20,6% in Agricoltura e del 62,3% nel conto Stato (da 66.721 a 25.176). Per quest’ultima gestione, in particolare, si è registrato tra marzo e agosto un crollo delle denunce, dalle oltre 43.000 del 2019 alle 4.100 del 2020 (-90,6%), per effetto dell’utilizzo della prestazione lavorativa in modalità agile da parte della quasi totalità dei dipendenti statali e dell’assenza degli studenti nelle scuole e università.
Come da attese, il settore Sanità e assistenza sociale si distingue per il forte incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro: +124% nei primi otto mesi (dai 18mila casi del 2019 ai 40mila del 2020), con punte di oltre il +500% a marzo e del +450% ad aprile nel confronto sul 2019. Tra giugno e agosto si è assistito, invece, a un’inversione di tendenza, con decrementi compresi in un intervallo tra il -9% e il -18%. Nel 2020, inoltre, due denunce su tre del settore hanno riguardato il contagio da Covid-19.
Per quanto riguarda le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, a livello nazionale si registra una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere, che sono passati da 192 a 138 (-28,1%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 493 a 685 (+38,9%). L’incremento ha riguardato invece soprattutto la gestione Industria e servizi, con un aumento da 588 a 721 denunce, e il conto Stato (da 10 a 32), mentre l’Agricoltura ha registrato 17 casi in meno (da 87 a 70).
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