Coronavirus, nel Miranese positivo un neonato di 46 giorni
MESTRE.
Bimbo di 46 giorni positivo al tampone per il Covid, e con lui pure i genitori. È successo in queste ultime ore nel Miranese, dove mamma e papà del piccolo, avendo notato che aveva il raffreddore, si sono recati dalla pediatra. La dottoressa, dopo averlo visitato, ha deciso di sottoporlo al tampone e, una volta avviata la procedura, è arrivato pure l’esito: paucisintomatico che, tecnicamente, significa che il bimbo aveva un solo sintomo da poter essere ricondotto al coronavirus, vale a dire una leggera rinite. A quel punto la pediatra ha consigliato pure ai genitori di sottoporsi al tampone, ed entrambi sono risultati positivi asintomatici.
Cosa che ha fatto subito scattare il tracciamento per stringere il campo attorno a ulteriori ed eventuali contagiati. Una vicenda sulla quale è intervenuto ieri il dottor Vito D’Amanti, responsabile provinciale della Federazione italiana medici pediatri, alla quale sono iscritti una ottantina di pediatri della provincia di Venezia.
«Prima di tutto va elogiato il comportamento della collega, poiché è stato semplicemente esemplare», sottolinea D’Amanti. «È stato infatti applicato nel migliore dei modi il protocollo. I genitori non si devono arrabbiare o preoccupare se viene richiesto ed eseguito il tampone sui loro figli, perché è un sistema preventivo per scoprire una possibile positività. Dal tampone al bambino siamo risaliti alla positività, pur in situazione asintomatica, dei genitori. E in questo modo potremmo magari aver salvato i nonni, o parenti anziani che possono avere qualche altra patologia e sono più a rischio. Il Covid è tra noi, è assolutamente presente e non è paragonabile all’influenza di stagione».
D’Amanti osserva poi un altro dettaglio: «Il tampone va fatto a tutti i bambini che possono presentare sintomi influenzali. E ricordiamoci che i bambini eliminano molto facilmente il virus e se la cavano bene. Ora sia il bimbo che i genitori sono a casa e stanno bene».
Proprio pochi giorni fa lo stesso responsabile della Fimp provinciale aveva fatto notare come la situazione si sarebbe complicata in questo periodo.
«Si pensava che con il caldo il Covid sarebbe sparito, ci si è dati alla pazza gioia in estate senza rispettare in pieno le prescrizioni, e adesso vediamo cosa sta succedendo. Bisogna seguire i consigli e rispettare le regole, altrimenti la situazione può peggiorare. In questo periodo è pieno di forme parainfluenzali, e poi arriverà l’influenza di stagione. Virus che causano sintomi simili al Covid, e che potrebbero finire con il creare grande confusione. Nel dubbio il tampone va fatto». —
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