Dopo la capsule collection con Levi's, che non ci è sfuggita durante la sfilata di Milano Moda Uomo, Valentino annuncia un nuovo progetto che celebra il decimo anniversario degli iconici accessori Valentino Garavani Rockstud. Un open lab che ospiterà collaborazioni con designer, marchi e artisti internazionali che daranno la propria interpretazione della rinomata «Stud», simbolo essenziale dell’universo degli accessori Valentino. Una borchia, introdotta per la prima volta con la collezione Diary, che con la sua forma quadrata e cruciforme non solo rende omaggio a Roma, ma contribuisce a impreziosire e rendere uniche ora sneaker, borse, sandali. 

Il primo designer coinvolto nel progetto è  l'inglese Craig Green. Già noto per le sue collaborazioni con Moncler e Adidas, e noto per essere uno dei migliori giovani talenti londinesi, grazie al suo approccio audace agli abiti, che hanno una struttura un po' utilitaristica, funzionale e architettonica, con texture interessanti.  La giacca da operaio è uno dei pezzi caratteristici dello stilista. Green presenterà la propria versione del Rockstud su un accessorio a sua scelta, ancora da svelare, ma che non vediamo l'ora di conoscere. 

Green ha fondato il suo marchio nel 2012, subito dopo essersi diplomato al corso di moda MA Fashion al Central Saint Martins di Londra. I pezzi del suo marchio sono ora nelle collezioni permanenti del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York e del Victoria & Albert Museum di Londra, e Green è stato nominato stilista britannico di moda maschile ai Fashion Awards del 2016, 2017 e 2018.

LEGGI ANCHE:

Valentino X Levis, Piccioli reinterpreta i jeans 517 degli anni '60

Valentino, l'espressione personale è un atto radicale