Usura: tassi fino 300%, arrestato dipendente pubblico
Indagine delle Fiamme gialle nel Fiorentino: arrestato un dipendente pubblico con l'accusa di usura e tentata estorsione. Divieto di avvicinamento alla vittima per la sorella dell'accusato
Avrebbe chiesto un prestito modesto per sostenere alcune spese correnti, trovandosi poi vittima di un usurario che sarebbe arrivato a chiederle un tasso fino al 300% annuo, oltre a fare minacce e intimidazioni. E' quanto ricostruito dalla guardia di finanza di Firenze con un'indagine avviata durante il lockdown e che ora ha portato agli arresti domiciliari il presunto usurario, un dipendente pubblico che lavora nel Fiorentino, e al divieto di avvicinamento della vittima per la sorella dell'uomo, indicata come sua presunta complice nonché collega della donna che aveva richiesto il prestito. Eseguito anche il sequestro degli interessi usurai corrisposti.
Le misure cautelari, per le accuse di usura e tentata estorsione, sono state disposte dal gip di Firenze Angela Fantechi su richiesta del pm Giuseppe Ledda che ha coordinato le indagini svolte dal 2/o nucleo operativo metropolitano di Firenze. Da quanto spiegato in una nota dalle fiamme gialle, la vittima si era avvicinata all'arrestato attraverso la collega di lavoro.
Secondo quanto emerso, la vittima si era rivolta ai due indagati per un prestito di 600 euro alcuni mesi fa, dopo essere stata licenziata dal suo impiego. Poi, vista l'impossibilità di trovare un altro lavoro, anche a causa del lockdown sopraggiunto nel frattempo, avrebbe rivolto alla coppia altre richieste di denaro, fino all'ultima di 3mila euro. A fronte di quest'ultimo prestito, i due avrebbero preteso di ricevere 6.000 euro dopo quattro mesi, con un tasso annuo del 300%.
Per indurla a pagare avrebbero minacciato la vittima con messaggi Whatsapp, dicendo che se non avesse saldato il debito le avrebbero fatto del male. "Domani piangerai" recita una dei messaggi arrivati sul cellulare della donna. Per indurla a pagare le avrebbero anche fatto credere che il denaro le era stato prestato da un usuraio "venuto dal Sud Italia".